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Retrocessione Treviso Calcio in Promozione, si ripartirà dalla famiglia Visentin

Le parole della futura società: "Comincia una nuova era, con un significativo stop definitivo alle fantomatiche cordate salva Treviso, ma un unico e solido punto di riferimento, a conduzione familiare"

TREVISO Il Treviso Calcio vince ma retrocede in Promozione. Non è bastata la vittoria contro l’Union Pro per 2-1 a salvare la squadra del capoluogo, ma si pensa già alla ricostruzione della nuova società. Si ripartirà quindi da una nuova proprietà , la S.R.L. quella che a Luglio formerà la famiglia Visentin, dove padre e figli saranno gli unici a prendere le redini della rosa trevigiana per guidarla nel campionato di Promozione. "In questi giorni cominceranno le fasi di ricostruzione della squadra biancoceleste per disputare il prossimo campionato da protagonista indiscussa. - si legge in una nota della società - Comincia una nuova era, con un significativo stop definitivo alle fantomatiche cordate salva Treviso, ma un unico e solido punto di riferimento, a conduzione familiare stile Giovanni Caberlotto nel 1993".

Con questo annuncio quindi la famiglia Visentin rinnova il proprio impegno nei confronti della città e dei tifosi e smentisce categoricamente voci  di possibili riavvicinamenti di personaggi che lavoravano a  Treviso nelle precedenti gestioni, garantendo quindi una società nuova di zecca.

"Premesso ciò - continua il comunicato della società - ci sono comunque da elogiare diverse persone tra cui Tito Tonella, la bandiera che non si ammaina, unico superstite e stoico combattente che oggi in panchina ha guidato il suo Treviso a questa vittoria seppur di pirro. Un plauso a Mister Michele Arcuri, il coraggioso allenatore che ha accettato una sfida che in molti tecnici dal curriculum più nobile hanno rifiutato. Un grazie a Silvano Blanditi, consulente di mercato che da vecchio tifoso biancoceleste si è adoperato per far scendere la squadra in campo nei momenti più bui e ha messo a disposizione la sua professionalità ed esperienza allestendo assieme al presidente questa squadra. Un bravo anche a Codato e a tutti coloro che hanno avuto fiducia e messo sul piatto il cuore per la “patria” biancoceleste. Un sentito e doveroso bravi a tutti i giocatori della rosa del Treviso, che in una situazione di classifica deficitaria non per merito loro, hanno onorato i colori che indossavano.Resteranno impresse nella mente di molti le lacrime del povero Dzaferi, disperato al punto da piangere per questi colori come tanti suoi compagni d’avventura, per non aver conseguito la salvezza. Non ci dimentichiamo dei nostri meravigliosi supporter, ai quali oggi il presidente ha regalato le maglie, che indipendentemente dalla classifica, hanno sostenuto la loro squadra".

"Un abbraccio affettuoso a tutta la curva Di Maio, - conclude la nota stampa - giustamente troppo scottata da vicissitudini societarie precedenti, per ripresentarsi allo stadio.
Ma che aspettiamo con ansia la prossima stagione. Dove? Si spera finalmente allo stadio Tenni. Chissà che in settimana il massimo dirigente biancoceleste riesca assieme all’assessore Michielan, a trovare il giusto viatico per risolvere quest’ultimo impiccio".

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