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Salami conquista Oderzo, seconda Santiusti. Gli azzurrini fanno invece en plein nei team

La 22^ edizione della gara internazionale termina con l'affermazione dell'azzurro dell'Esercito su La Rosa e Crippa. L'ottocentista azzurra superata invece solo dalla romena Piscu

ODERZO Dopo la festa azzurra con l'en plein di vittorie italiane nell'Incontro Internazionale under 20, alla 22esima corsa “Oderzo Città Archeologica” è tempo di aprire gli ombrelli. Sulle strade della cittadina trevigiana arriva, infatti, per tutti un avversario in più: la pioggia. Alla fine ad aggiudicarsi la 10km maschile è Marco Salami (Esercito) in 29:07 davanti al maratoneta Stefano La Rosa (Carabinieri) 29:25 che ha battuto in volata Yeman Crippa (Fiamme Oro), terzo in 29:25. In precedenza nella gara femminile di 5km affermazione in 16:26 della romena Andreea Piscu che, sotto il diluvio, stacca l'azzurra Yusneysi Santiusti (Assindustria Sport Padova) 16:31 e la britannica Kate Maltby (16:32).

IL RACCONTO
UOMINI (10km) - Gara compatta fino al giro di boa. Al quinto dei dieci giri Salami tenta l'allungo su Crippa che, però, riaggancia e affianca l'avversario nella successiva tornata. Salami allora se ne va di nuovo all'attacco e stavolta Crippa non sembra riuscire a rispondere al cambio di ritmo. Il giovane azzurro viene così riassorbito dal gruppo degli inseguitori guidato da La Rosa che sale in seconda posizione, mentre anche Yassin Bouih (Fiamme Gialle) si fa avanti. Si decide tutto nell'ultimo giro dove Salami va a prendersi la vittoria, mentre dietro di lui la spunta La Rosa che tiene a bada Crippa nello sprint sul rettilineo d'arrivo. "Sorpresa anche per me - il commento del vincitore -, ma fino ad un certo punto perché da un anno mi sto allenando bene e cresco di gara in gara. Al terzo giro ho rotto gli indugi, mettendo gli altri in difficoltà. Ho preso morale ed è andata bene. Ho battuto avversari importanti, sono contentissimo". Quarto Bouih (29:34) davanti al romeno Nicolae Sorae (29:49) e all'altro azzurro Marouan Razine (Esercito) 29:56.

DONNE (5km) - Gli indugi si rompono all'inizio dell'ultimo giro. E' la romena Piscu a prendere decisamente l'iniziativa per andarsene in fuga verso il traguardo. Alla fine guadagnerà cinque secondi di vantaggio sull'ottocentista azzurra Santiusti che riuscirà, però, a tenersi alle spalle la britannica Maltby. "Sono meravigliata anch'io, non ho mai corso a Oderzo così forte - racconta la Santiusti, nel 2016 semifinalista olimpica a Rio e quinta agli Europei di Amsterdam - E' una delle pochissime gare su strada della mia stagione. Il mio obiettivo è la pista, gli 800, pensando ai Mondiali di Londra". Dal quarto al nono posto è una passerella di azzurre: quarta Elisa Bortoli (Atl. Brescia 1950) 16:34 seguita da Martina Merlo (Aeronautica) 16:35, Giovanna Epis (Carabinieri) 16:36, Barbara Bressi (Self Atl. Montanari Gruzza) 16:40, Rosaria Console (Fiamme Gialle) 16:43 e Nadia Ejjafini (Esercito) 16:50. Più indietro l'altoatesina Silvia Weissteiner (Carabinieri), undicesima in 17:14.

TV - Differita mercoledì 3 maggio su RaiSport dalle ore 14.25.

TROFEO OPITERGIUM - Vittoria dell’Italia nella prima edizione del Trofeo Opitergium, incontro internazionale di corsa su strada under 20 a Oderzo (Treviso). Gli azzurrini conquistano il primo posto della classifica a squadre, nei confronti di Romania e Grecia, ma anche entrambi i successi individuali. Al femminile si risolve in volata il duello tra la 17enne Nadia Battocletti (Atl. Valli di Non e Sole), prima al traguardo in 16:57 sui 5 chilometri, e Francesca Tommasi (Atl. Insieme New Foods Verona), alle sue spalle con appena un secondo di ritardo (16:58). La trentina figlia d’arte segue così le orme di papà Giuliano, che aveva vinto proprio a Oderzo la gara internazionale nel 1998 e presente anche oggi. Ambedue sono già state protagoniste quest’anno, aggiudicandosi i titoli tricolore di corsa campestre rispettivamente tra le allieve e le juniores. Completa il podio la romena Gabriela Doroftei (17:13), poi le altre giovani italiane: quarta la padovana Laura De Marco (Fiamme Oro, 17:33) all’esordio con la maglia della Nazionale, tallonata dalle piemontesi Valentina Gemetto (Atl. Saluzzo, 17:38) e Michela Cesarò (Cus Torino, 17:39), quinta e sesta. Prima del via tutte le atlete hanno salutato, a una a una, la madrina dell’evento Gabriela Szabo, mito del mezzofondo mondiale: tre medaglie olimpiche, a partire dall’oro di Sydney 2000, e sette volte iridata.

Ancora più netto il dominio dei padroni di casa nei 10 chilometri maschili, con un poker italiano. Davanti a tutti Alberto Mondazzi (Atl. Mariano Comense), 19enne lombardo di Desio e debuttante in azzurro, che si impone in 32:08 su Ademe Cuneo (Atl. Cento Torri Pavia, 32:11) e Mustafà Belghiti (Atl. Lecco Colombo Costruzioni, 32:17), entrambi in Nazionale under 20 nella scorsa stagione agli Europei di cross disputati a Chia, in Sardegna. Non finisce qui, perché al quarto posto c’è Massimo Guerra (Atl. Vicentina, 32:28) seguito poi in settima posizione da Francesco Breusa (Atl. Pinerolo, 32:54) in una gara svolta sotto la pioggia nella seconda metà. Alla manifestazione, andata in scena poco prima della 22esima corsa “Oderzo Città Archeologica”, hanno partecipato complessivamente sette nazioni: anche Armenia, Macedonia, Moldavia e Slovenia, oltre alle prime tre in classifica.

Classifiche:
10 km U20 uomini: 1. Alberto Mondazzi (ITA) 32:08; 2. Ademe Cuneo (ITA) 32:11; 3. Mustafà Belghiti (ITA) 32:17; 4. Massimo Guerra (ITA) 32:28; 5. Adrian Garcea (ROU) 32:39; 6. Mihai Cochior (ROU) 32:45; 7. Francesco Breusa (ITA) 32:54; 8. Daniel Herman (ROU) 33:19; 9. Dimitrios Tsakalos (GRE) 33:29; 10. Egor Sirbu (MDA) 33:55.
5 km U20 donne: 1. Nadia Battocletti (ITA) 16:57; 2. Francesca Tommasi (ITA) 16:58; 3. Gabriela Doroftei (ROU) 17:13; 4. Laura De Marco (ITA) 17:33; 5. Valentina Gemetto (ITA) 17:38; 6. Michela Cesarò (ITA) 17:39; 7. Paula Constantin (ROU) 18:41; 8. Stefania Ghebu (ROU) 18:50; 9. Claudia Serban (ROU) 18:53; 10. Alexandra Kaisari (GRE) 19:12.
Classifica a squadre: 1. Italia 2h28:07; 2. Romania 2h33:29; 3. Grecia 2h41:12; 4. Macedonia 2h54:31.

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