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San Vendemiano si apre alle donne: tutto pronto per la Corri in Rosa

C'è tanta attesa per la 6^ edizione della corsa delle donne per le donne. Nel trevigiano attese camminatrici e podiste da tutt’Italia

Ci siamo, domenica 17 novembre è la mattinata della corsa rosa. A San Vendemiano, nel trevigiano, le migliaia di donne iscritte alla Corri in rosa sono pronte a colorare le vie della città e le dolci pendenze della Calpena con le magliette rosa della manifestazione. L’appuntamento è in via De Gasperi, di fronte al Municipio, alle ore 10, quando verrà dato il via ufficiale della ludico motoria Fiasp proposta in due percorsi di 6 e 12 km.

In tante si sono iscritte e arriveranno da diverse regioni d’Italia, dal Veneto, dal vicino Friuli Venezia Giulia, dal Trentino Alto Adige, dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana, dalla Puglia, dalla Calabria, dalla Basilicata e anche dalle isole, dalla Sicilia e dalla Sardegna. Un’adesione davvero importante, per una realtà che nei primi cinque anni di attività ha portato in corsa o in cammino 32.591 donne e che ha permesso di effettuare 23.760 mammografie con il mammografo acquistato dall’associazione Fiorot e installato nel dicembre 2016 nell’ospedale di Conegliano (dove è utilizzato dall’Ulss 2 Marca Trevigiana per lo screening) e che proprio la manifestazione rosa sta contribuendo a pagare.

Domenica non ci saranno cronometri da guardare, ci sarà solo da camminare e correre sul filo della solidarietà e della forza di coraggio, per dire no al tumore. Di coraggio ne ha, eccome, Elena Tomasella, 34enne di Cimavilla di Codognè che dopo aver partecipato nel 2017 in una sedia a rotelle a causa di un’osteodistrofia, questa volta camminerà, al motto #unavitaingamba, con i bastoncini da nordic walking lungo i sei chilometri, accompagnata, dalla sorella Sara e dalle amiche Stefania e Michela. Al via ci sarà anche Cristina Barcellini, pallavolista già campionessa italiana e medagliata in tante rassegne internazionali con la nazionale (ed ex Imoco Volley), che dopo la recente maternità ha ripreso a giocare in serie C, scoprendo nel frattempo la corsa. Sono solo due delle protagoniste di un gruppo di donne coraggio che ha scelto di esserci per un progetto che va oltre l’evento in sé, quello della lotta al tumore che parte dalla prevenzione, sia come stile di vita (e il sano movimento è fondamentale) sia come esami diagnostici precoci.

Molte parteciperanno con le amiche, dopo aver organizzato “gruppi di allenamento” e soprattutto di uscite all’aria aperta per prepararsi all’appuntamento. Ci saranno le “Corriamo ma non troppo”, “Le sfiziose”, “Le Belle”, “Le Grazie”, “Le superchicche”, “Le briose”, “Le gintoniche”, “Le donne del mojito”, le “Spriziose” e il “Gruppo Doc”, “Le fulminate”, “Le spannate”, le “Turbolente”, le “Tarocche”, le “Donne di spirito”, le “Orsette rosa”, le “Gatte”, “Le dindiot”, “Le ranette rosa”, “Le Biscottine”, “Le buongustaie” e le “Compagne di merende”, le “Maranteghe” e “Le betoneghe”, le “Mamme e figlie in rosa” e le “#mammedicorsa”, solo per citare alcune delle “formazioni” presenti. Tanti nomi, tra ilarità e simpatia, per fare solidarietà senza dimenticare però divertimento, condivisione e tanti momenti di festa. Un bel gruppo sarà anche quello dei 150 volontari che, in particolare nell’ultimo mese, hanno lavorato con impegno, dedizione e passione, per rendere possibile la Corri in rosa.

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