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Coronavirus, stop alla prima stagione della De' Longhi in Serie A: campionato concluso

Considerando le difficoltà nel tutelare la salute di tutti a seguito dell'emergenza coronavirus, i campionati di Serie A e Serie A2 non ripartiranno nel corso di questa stagione

La notizia era nell'aria da diversi giorni, adesso è arrivata l'ufficialità. La Federazione Italiana Pallacanestro ha annunciato la conclusione del campionato di Serie A. La decisione è stata presa a seguito della perdurante emergenza epidemiologica da Covid-19 su tutto il territorio nazionale, che ha reso impossibile l'individuazione di date certe per la ripresa delle attività agonistiche in condizioni di totale sicurezza. 

"Prevalso il buon senso. In un momento difficile per il paese non si può pensare di proseguire un campionato a porte chiuse. Lo scudetto non sarà assegnato, sta alla leghe decidere su promozioni e retrocessioni, oltre a organizzare la prossima stagione. Puntiamo a rinviare l’Europeo di un anno".  Così ha sentenziato il presidente della FIP Gianni Petrucci, intervenuto in diretta a Sky Sport. Il presidente della Lega Basket Serie A Umberto Gandini, a nome di tutte le società associate, ha preso atto della scelta della Federazione, specificando che LBA condivide le ragioni di fondo che hanno portato la FIP ad assumere questa decisione. Tutti gli sforzi verranno ora concentrati sulla programmazione della stagione 2020/2021, nell'auspicio di avere da parte di tutte le istituzioni coinvolte un quadro normativo di sostegno alle società e alle attività imprenditoriali collegate alla pratica della pallacanestro. La stagione della De' Longhi si è dunque ufficialmente conclusa con la sconfitta nel derby contro la Reyer Venezia disputatosi al Taliercio lo scorso nove febbraio. Prima della sospensione per lo scoppio dell'epidemia, la squadra allenata da coach Menetti aveva un record di 8 vittorie e 13 sconfitte. Adesso si apre una fase difficile. In una recente intervista rilasciata al Gazzettino, il presidente di TVB Paolo Vazzoler ha parlato di "scenari devastanti" per l'intero panorama sportivo. Con il consorzio, la De' Longhi distribuisce meglio il rischio rispetto alle squadre con un unico sponsor, tuttavia, lo stesso Vazzoler ha ammesso che Treviso non è certo immune da pericoli.

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