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La stagione di Serie A2 entra nel vivo: alla scoperta del nuovo Treviso Basket

Dopo la sconfitta in finale di Supercoppa contro Trieste, il TVB è pronto alla prima partita di campionato,in programma a Piacenza domenica primo ottobre. Ripercorriamo insieme i tanti cambiamenti di questa estate

TREVISO Ci siamo, il countdown per l’inizio del campionato di serie A2 è ormai agli sgoccioli. Le premesse per una stagione ricca di emozioni di certo non mancano, molte squadre sono pronte a darsi battaglia per contendersi l’unico posto disponibile per salire di categoria. Se da un lato appare sempre più evidente che una sola promozione per 32 contendenti divise in due gironi sia una formula abbastanza inadeguata, dall’altro bisogna prenderne atto e fare i conti con la situazione attuale, nell’attesa che le promozioni tornino ad essere due, probabilmente a partire dal 2019. Il cammino che attende la De’ Longhi Treviso Basket sarà dunque lungo e tortuoso, anche se mai come gli anni scorsi si respira la sensazione che quest’anno possa essere davvero il momento giusto per salire in Serie A. Nelle stagioni passate sono stati ottenuti ottimi risultati, d’altronde vincere tre volte consecutive la Regular Season non è casuale, bensì frutto di un duro lavoro e un progetto serio. Tuttavia il sogno promozione nelle ultime due annate si è interrotto sempre per mano della Fortitudo Bologna, che si è dimostrata essere una squadra più compatta nei momenti decisivi. In particolare è stata l’eliminazione più recente ad aver lasciato un po’ di amaro in bocca, più che altro per essere arrivata appena dopo il primo turno dominato contro Trapani. Ma soprattutto perché ha segnato la fine di un ciclo per un gruppo molto unito, che aveva la consapevolezza di essere all’ultima chance per provare a conquistare la Serie A insieme.

Così però non è stato e durante l’estate se ne sono andati quasi tutti i pezzi chiave del puzzle: in primis Davide Moretti, volato in Ncaa alla Texas Tech University dopo aver disputato due stagioni straordinarie, in secundis il beniamino Tommaso Rinaldi, che ha scelto di continuare la sua carriera a Jesi, infine Andrea Ancellotti, approdato a Pesaro in cerca di fortuna nella massima serie. Hanno salutato anche la guardia Andrea Saccaggi, dopo un’annata al di sotto delle aspettative e numerosi acciacchi, e l’americano Jesse Perry, che ha comunque disputato una stagione dal rendimento costantemente buono. Tuttavia, l’addio più doloroso è stato paradossalmente quello del giocatore meno impiegato nelle rotazioni, ma sicuramente considerato la figura simbolo della piazza, essendo l’ultimo “superstite” di quello storico gruppo che nel 2012 vestì per la prima volta la maglia del Treviso Basket in Promozione: ci riferiamo a Dorde Malbasa. Il primo mese di off-season non è stato dunque facile per la società, che ha dovuto fronteggiare un nervosismo generale dovuto agli addii in rapida successione e all’incertezza sul futuro di capitan Fantinelli, cercato da Cantù e Reggio Emilia. Lo scetticismo però si è rivelato affrettato ed è pian piano sparito dopo i colpi messi a segno sul mercato dal gm Gracis. Il primissimo acquisto è stato Bernardo Musso, ala piccola italoargentina dotata di tiro e discrete doti atletiche, ha chiuso l’ultima stagione a Ferentino con 13.8 punti di media e un ottimo 46% dall’arco. La batteria d’esterni, lasciata scoperta da Moretti e Saccaggi, è stata ricostruita con gli arrivi di Gherardo Sabatini, playmaker classe 1994 in rampa di lancio dopo l’ottima stagione disputata a Ravenna, e Matteo Imbrò, guardia versatile che può giocare anche da play, arrivato dopo due anni trascorsi a Ferentino assieme a Bernardo Musso. Non dimentichiamo inoltre la riconferma di Matteo Negri, la guardia bolognese ha chiuso una stagione non particolarmente positiva e cerca il riscatto in quello che sarà il suo quarto anno a Treviso.

La svolta estiva ha però una data precisa: 24 giugno 2017. In questa data infatti Matteo Fantinelli ha annunciato la decisione di voler rimanere per un altro anno, respingendo le offerte prestigiose e dichiarando di sentirsi a casa a Treviso. A questo punto, era necessario completare il roster con il cosiddetto Frontcourt. Sotto canestro è arrivato Davide Bruttini, pivot d’esperienza che vanta un record di buon auspicio: ha infatti conquistato ogni promozione in Serie A con la sua squadra di turno negli ultimi tre anni, un talismano insomma! Le firme più importanti però sono state senza dubbio quelle di Michele Antonutti e John Brown. Il primo è letteralmente un top player per la categoria, avendo sempre giocato nella massima serie nelle ultime stagioni. Tipico Cornerman, può giocare sia da 3 che da 4, anche se probabilmente lo vedremo spesso ala grande; John Brown è al secondo anno tra i professionisti dopo la stagione incredibile a Roma, in cui ha sfiorato la doppia doppia di media (19.9 punti; 8.3 rimbalzi). Le cifre parlano da sole, ma per spiegare meglio il suo acquisto ci sembra più opportuno riportare le parole di Massimo Iacopini, vicepresidente della società che rappresenta il giocatore (SportLab): “Ragazzo eccellente sotto ogni profilo, magari un po’ particolare ma professionalmente ineccepibile, un grande lavoratore, è un 4-5 dotato di enorme energia fisica, perfetto per la A2 perché sa fare tante cose, anche se magari nessuna in maniera superlativa. Soprattutto sa difendere su tutti i ruoli, in attacco non ha il classico tiro da fuori del 4 ma dai 5-6 metri sa farsi rispettare, e proprio sul tiro lavorerà per tutta l’estate”.

Un mercato preciso e mirato, che ha conservato intatta la filosofia della società di puntare sugli italiani di talento, ma allo stesso tempo improntato in modo tale da acquisire quel giusto mix di esperienza e cinismo che è mancato nei momenti decisivi delle scorse stagioni. L’unico neo è forse la mancanza di un altro centro sotto canestro che possa dare minuti e allungare le rotazioni, ma va ricordato che la società ha a disposizione un ultimo tesseramento non comunitario e probabilmente verrà utilizzato a stagione in corso per rafforzare proprio il reparto lunghi. Per ora concentriamoci sui giocatori disponibili, senza sottovalutare l’apporto che potranno dare giovani come Lorenzo De Zardo, ai box la scorsa stagione per infortunio, e Simone Barbante, con il primo che rientrerà quasi sicuramente nelle rotazioni. Il tempo delle chiacchiere è finalmente finito, sarà il campo a parlare. Godiamoci questo inizio e buona stagione a tutti!

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