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Giovedì, 28 Marzo 2024
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In Veneto istruttori di nuoto a lezione di autismo: «Piscina ambiente ideale per inclusione»

Grande partecipazione domenica a Treviso al corso di specializzazione indetto da FIN Veneto sul tema del neurosviluppo, che ha visto tra gli altri una testimonianza del giornalista Gianluca Nicoletti

Quasi 250 istruttori di nuoto da tutto il Veneto hanno preso parte al corso di specializzazione “Acqua e neurosviluppo. Per una piscina inclusiva”, svoltosi domenica 7aprile a Treviso all'Hotel Maggior Consiglio, promosso dal coordinamento regionale del Settore Istruzione Tecnica della Federazione Italiana Nuoto. L'evento, valido come aggiornamento ufficiale per tutti i tecnici delle 104 società sportive del Veneto, ha riscosso grande interesse anche al di fuori dei confini regionali, avendo visto la partecipazione di alcuni istruttori provenienti dalle regioni limitrofe. 

«Le scuole nuoto offrono un servizio alla comunità che deve essere aperto a tutti, senza distinzioni - spiega il presidente di FIN Veneto, Roberto Cognonato – FIN Veneto è il primo comitato regionale della Federazione Italiana Nuoto a istituire un corso di specializzazione sui temi del neurosviluppo e dell'inclusione in piscina delle persone nello spettro autistico: lo abbiamo fatto con l’aiuto di importanti contributi scientifici e grazie alla condivisione di esperienze umane, senza la pretesa di fornire una terapia (che purtroppo non esiste), ma con la consapevolezza che saper includere correttamente nell’attività sportiva soggetti neurodiversi ha sempre effetti terapeutici. Per questo abbiamo il dovere di essere adeguatamente formati e preparati a confrontarci con le neurodiversità».  

Gli sport acquatici, d'altra parte, rappresentano per molti versi un'attività ideale per facilitare l'inclusione sociale delle persone che soffrono di disturbi dello spettro autistico, come ha spiegato uno dei relatori del corso, la psicologa e psicoterapeuta Elena Pattini, ricercatrice dell'Università di Parma e cofondatrice di Empaticalab con Giacomo Rizzolatti, il neuroscienziato scopritore dell'esistenza dei neuroni specchio. «L'acqua è un mediatore straordinario per i bambini autistici - afferma Pattini - per quelli che hanno comportamenti motori eccessivi, la piscina è un ambiente calmante, poichè costringe a rallentare i movimenti; viceversa, per gli quelli che sono iporeattivi è un ambiente eccitante. In ogni caso è un contesto che permette ai bambini con disturbi del neurosviluppo di condividere una emozionalità positiva e di apprendere competenze relazionali in un modo diverso rispetto alla scuola o all'ambulatorio: è un contesto in cui l'apprendimento è giocoso, un valore che va potenziato, sostenuto con l'aiuto delle istituzioni e messo più facilmente a disposizione delle famiglie».

Un valore testimoniato dal 46enne nuotatore autistico Federico Biggiero e dal suo istruttore Maurilio De Gregorio, protagonisti a Roma del progetto "Cervelli ribelli per lo sport", realizzato dall'associazione Insectopia Onlus del giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti, che ha creato una piattaforma online in cui vengono condivise esperienze di corretta inclusione nello sport di soggetti autistici. Impossibilitato a presenziare a Treviso, Nicoletti ha inviato un video-messaggio agli istruttori di nuoto veneti: «Lo sport è un fluidificatore di tutte le differenze tra gli esseri umani – ha detto - consente a persone con cervelli che funzionano in maniera diversa di entrare in contatto. Se nella vostra attività riuscirete a superare quelle barriere relazionali e di comunicazione che ci separano dalle persone con autismo, avrete compiuto un’opera meritevole per voi stessi e per gli altri. Perché quello dell’autistico è un punto di vista che merita di essere conosciuto. Ve lo dice uno che ha passato la maggior parte della vita a studiare e applicare i sistemi della comunicazione e che a un certo punto si è trovato a imparare da una persona che non sa comunicare, cioè suo figlio».

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