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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Federico Spinazzè è campione del mondo di triathlon cross under 23

Dopo il bronzo europeo, il coneglianese di Silca Ultralite si mette al collo l’oro iridato

Federico Spinazzè è campione del mondo di triathlon cross. Oggi, domenica 31 ottobre, ne El Anillo de Extremadura, nel comune spagnolo Guijo de Granadilla, il portacolori di Silca Ultralite Vittorio Veneto si è messo al collo la medaglia d’oro della rassegna iridata nella categoria under 23. Una gara strepitosa per il ventitreenne coneglianese che un mese fa era stato bronzo europeo, sempre under 23, nella medesima specialità nella manifestazione continentale andata in scena sul lago di Molveno, in Trentino Alto Adige.  Oggi in terra spagnola l’azzurro ha sbaragliato tutti, grazie soprattutto alla rimonta partita nella seconda frazione, quella in mountain bike e portata a compimento con la terza e ultima, quella della corsa a piedi. Grande la soddisfazione del presidente di Silca Ultralite, Aldo Zanetti, di tutto lo staff e dei compagni di squadra.
Sesto dopo i primi 1500 metri a nuoto (conclusi in 12’49’’), Spinazzè ha siglato il secondo miglior tempo parziale nei 30 km di mountain bike (49’30’’), rimontando fino alla quarta posizione. È stato poi negli ultimi 10 chilometri di corsa a piedi off-road che ha portato a termine l’impresa: con il tempo di 22’41’’, secondo parziale, ha superato tutti e si è involato a braccia alzate sul traguardo. Per lui la vittoria con il tempo finale di 1h27’17’’ (che vale anche il nono posto assoluto), davanti al britannico Frederick Webb e al francese Jules Dumas.

«Sono ancora un po’ frastornato, ancora non mi rendo bene conto di cosa ho fatto – commenta Federico Spinazzè – a livello tecnico, sono soddisfatto, in particolare, dell’ultima frazione di corsa a piedi, sono riuscito, anche in questo parziale, a dimostrare quello che so fare ma che ancora quest’anno non ero riuscito a mettere in pratica in gara. Oggi ho vissuto la mia giornata perfetta, tutto è andato bene. Nel nuoto sono riuscito a non uscire troppo staccato, in mountain bike sono riuscito a recuperare, in un percorso molto pesante, in un tracciato difficile a causa della tanta pioggia caduta. Poi la corsa che è andata come doveva andare. Sono venuto in Spagna con l’idea di puntare al podio e mi ritrovo campione del mondo. Sono davvero molto felice. Voglio ringraziare la mia famiglia che mi ha sempre supportato e la società che mi è sempre stata accanto fin da quando bambino mi sono avvicinato a questo bellissimo sport che mi ha dato tanto non solo in termini di risultati e medaglie ma anche di insegnamenti che vanno al di là dello sport. Non sempre si può vincere, ma non bisogna mai mollare, nemmeno quando le cose non vanno come si vorrebbe».

Lo studente universitario magistrale in alimentazione e nutrizione umana ha così chiuso con la gioia più grande la stagione 2021, iniziata, in primavera, con l’argento under 23 nel campionato italiano di duathlon sprint. Il capitano dei draghetti oggi in Spagna ha concluso la trafila nelle categorie giovanili (il prossimo anno gareggerà solo nella categoria élite/senior) nelle quali ha conquistato dieci titoli italiani tra individuali e staffette, un altro titolo italiano under 23 (olimpico no draft), oltre a un paio di podi. A livello internazionale, Spinazzè si è era già messo al collo un altro oro mondiale, quello di duathlon conquistato con la staffetta mista junior nel 2016, anno in cui aveva conquistato anche il terzo posto, nella prova di triathlon della Coppa Europa di Tabor (CZE).

«Che stagione ricca di soddisfazioni per il nostro capitano – afferma il presidente di Silca UItralite Vittorio Veneto, Aldo Zanetti – Federico Spinazzè chiude quest’anno con la medaglia più importante della sua carriera, l’oro mondiale. La scelta di dedicarsi da metà stagione in poi in particolare al triathlon con la mountain bike ha portato i suoi frutti. In più, Spinazzè ha chiuso la sua carriera nelle categorie giovanili nella maniera più bella possibile. Non resta che fargli i complimenti per il tanto lavoro fatto, il tanto impegno profuso e la serietà che l’ha sempre contraddistinto, senza dimenticare lo staff, gli allenatori, i compagni di allenamento, la sua famiglia e Silca SpA che ha sempre creduto nel talento, non solo sportivo ma anche di vita».

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