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Venerdì, 19 Aprile 2024
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«La fiducia in coach Menetti e in Gracis non è in discussione»

Il presidente del Consorzio UniVerso Treviso, Roberto Rizzo, traccia un primo bilancio dei primi sei mesi dal ritorno in serie A

Dopo 6 mesi dall’arrivo in serie A e un intero girone di andata compiuto da Treviso Basket, il Consorzio UniVerso Treviso è al bilancio di metà anno. L’analisi è stata realizzata in un CdA che ha messo insieme i consiglieri del Consorzio e della società sportiva, a cui è seguito anche un confronto con lo staff tecnico. Il resoconto di quanto discusso nelle parole del presidente Roberto Rizzo.

«Lo sapevamo ancora prima delle finali contro Capo D’Orlando -spiega Rizzo- se avessimo raggiunto il sogno della Serie A, la stagione seguente avrebbe avuto un’unica parola chiave: consolidamento. Il percorso compiuto finora si divide tra il lavoro svolto dal management e dal gruppo di professionisti che collaborano con Treviso Basket e il Consorzio e quello svolto dalla squadra e dallo staff tecnico in palestra e in partita. Il primo ambito si è concentrato nel reperimento delle risorse necessarie e nell’adeguamento della struttura alla nuova categoria. Grazie al lavoro di molti e alla disponibilità di vecchi e nuovi consorziati (19 dal luglio 2019) si è a buon punto, ma servono ancora degli sforzi per raggiungere l’obiettivo. A nome del CdA mi sento in dovere di ringraziare i nostri soci per quanto hanno fatto e il management di Treviso Basket per il lavoro eccezionale svolto finora. Ricordo che il nostro progetto societario poggia su una gestione economicamente sana e sono esclusi investimenti a debito: io e i miei colleghi monitoriamo costantemente la situazione al fine di non fare passi più lunghi della gamba. L’esame del percorso sportivo è stato frutto del confronto con coach Menetti e il direttore sportivo Andrea Gracis. Io e i miei colleghi abbiamo ascoltato le analisi dei tecnici, apprezzandone la serenità connessa alla fermezza di perseverare nel lavoro che ci deve garantire la continuità nella categoria. Non abbiamo ribadito la nostra fiducia perché non serviva: è inalterata e non è in discussione. Nelle nostre aziende siamo abituati a delegare ai manager gli ambiti tecnici e fare dei check up periodici, così abbiamo voluto avere un riscontro collegiale con lo staff. I percorsi che portano a dei risultati condivisi possono incontrare delle difficoltà e, in questi momenti, può essere di aiuto trovare una proprietà che dimostra interesse e ascolto, quello che abbiamo fatto l’altra sera e che abbiamo ribadito anche nella successiva cena con tutta la squadra e lo staff tecnico. La serie A è una categoria nella quale il nostro Consorzio sta bene e a cui fa bene rimanerci».

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