L'uomo, 58enne di San Vendemmiano, tiene da lunedì un picchetto davanti al luogo dove il piccolo Manuel, 5 anni, ha perso la vita nel tragico schianto della Smart in cui era a bordo e la Lamborghini guidata da alcuni giovani youtuber. Nel 1998 perse la figlia in un incidente a Codognè del tutto simile a quello avvenuto a Casal Palocco. «Sono passati 25 anni - ha detto - e poco per non dire nulla si è fatto per combattere le stragi stradali»
L'uomo, presidente "Manuela per la Sicurezza stradale", l'associazione intitolata alla memoria della figlia, morta a sei anni il 6 febbraio del 1998 a Codognè in un incidente e che si batte da sempre in favore della sicurezza stradale, era accusato di essersi messo, il 23 ottobre del 2018, al volante della sua Bmw da ubriaco e di aver simulato di essere solo un passeggero
Andrea Dan, 57enne di San Fior, molto noto, anche a livello nazionale, come presidente di «Manuela per la Sicurezza stradale», l’associazione intitolata alla figlia dei soli 6 anni, morta in un incidente il 6 febbraio del 1998 a Codognè, è a processo per stalking nei confronti della parente, accusata di non aver diviso in parti eguali il patrimonio del padre morto
Oggi l'uomo, 57enne presidente dell'associazione "Manuela per la Sicurezza stradale" (intitolata alla memoria della figlia, morta a sei anni il 6 febbraio del 1998 a Codognè in un incidente) che si batte in favore della sicurezza stradale, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver perseguitato la donna per questioni di denaro
Si tratta del notissimo presidente dell'associazione "Manuela", che si batte in favore della sicurezza sulle strade. Nell'ottobre del 2018 l'uomo venne denunciato per aver violato i limiti alcolemici. Fu in realtà trovato seduto sul lato del passeggero della sua Bmw finita fuori strada, in stato di incoscienza. Alla guida ci sarebbe stato un giovane marocchino, che secondo l'imputato avrebbe però abbandonato la scena dell'incidente