Oggi, 20 gennaio, il "re del pesce", nel corso dell'udienza di convalida del fermo, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha chiesto di essere messo a confronto con il suo accusatore. Ad incastrarlo un tappeto trovato nel garage di casa con cui avrebbe avvolto il cadavere di Anica Panfile prima di liberarsi del corpo, le telecamere che hanno ripreso il suo pick up e alcune intercettazioni telefoniche
Gli inquirenti sperano di trovare nelle calzature, sequestrate insieme agli abiti che la 31enne romena aveva indosso il giorno in cui sarebbe stata uccisa, tracce utili per arrivare a identificare il suo killer
Nella mattinata di oggi, 16 giugno, i carabinieri del nucleo investigativo, guidati dal comandante Giovanni Mura, sono tornati nell'abitazione di via Europa ad Arcade, residenza del "Re del pesce". Il 76enne sarà sentito lunedì prossimo dal pubblico ministero Valeria Peruzzo che coordina l'indagine sull'omicidio della 31enne romena
I carabinieri del reparto scientifico di Parma hanno lavorato fin dalle 10 del mattino e poi fino al pomeriggio. Sono state eseguite campionature per capire la natura di alcune tracce. Ispezionato anche il garage della villetta in cui viveva il 76enne "re del pesce"
La versione del 76enne non troverebbe riscontri e questo avrebbe indotto il pubblico ministero Valeria Peruzzo, che ha iscritto nel registro degli indagati il nome del 76enne ipotizzando a suo carico i reati di omicidio volontario e occultamento di cadavere, a disporre gli accertamenti tecnici irripetibili svolti oggi dal Ris di Parma all'interno della sua abitazione ad Arcade e sulle vetture, messe sotto sequestro così come la casa. Secondo la Procura la 31enne potrebbe essere stata uccisa all'interno della casa del "re del pesce"
Il corpo di Anica Panfile, 31 anni, presenta segni evidenti sul capo e al volto. Marco Martani: «Dall'autopsia non sono emersi segni che depongono per l'asfissia o l'annegamento. Ipotesi suicidio è ora improbabile»