Oltre all'ex amministratore delegato ed ex direttore generale Vincenzo Consoli nella chiusura indagini compaiono i nomi di due presidenti della ex popolare, di tre membri del comitato crediti tra cui il vice presidente, del responsabile della direzione territoriale, di un componente del collegio sindacale, oltre a quelli di un avvocato, dell'amministratore unico e un componente del cda di una azienda che avrebbe ottenuto uno dei finanziamenti contestati
Si è concluso oggi, dopo otto anni, il procedimento per la truffa (prescritta) che aveva fatto perdere a una cinquantina di investitori due milioni e mezzo di euro. Le condanne, di tre anni superiori alle richieste dell'accusa, sono arrivate per i reati di bancarotta fraudolenta. Tutti gli altri imputati, fra cui Paola Dotto, gemella di Stefano, e il marito che è un ex brigadiere dei carabinieri, sono stati prosciolti per avvenuta prescrizione o assolti
La perizia di circa 600 pagine è stata consegnata ai pubblici ministeri Massimo De Bortoli e Gabriella Cama nei giorni scorsi e si fonda sulla dichiarazione dello stato di insolvenza che, dopo due gradi di giudizio, è atteso al vaglio della Corte di Cassazione
Fra gli imputati anche il commercialista Nicolò Corso e l'avvocato coneglianese Benedetta Collerone. Nell'udienza di oggi, giovedì 18 novembre, è stata affidata la nomina al consulente che trascriverà le intercettazioni che inchioderebbero gli imputati
Si tratta dei commercialisti Nicolò Corso e Mario Pietrangelo, un'avvocatessa di Conegliano, Benedetta Russo Collerone, due imprenditori coneglianesi, Teresa Calamia ( la ex moglie di Corso) e Vincenzo Zanato e a Giovanni Condorelli, Massimiliano Zingaropoli, Giovanni Dal Cin e Maria Braca, accusati di essere dei bancarottieri seriali
M.V, castellano di 50 anni, era accusato di avere, messo in piedi una colossale bancarotta per distrazione di oltre 1 milione di euro realizzata in danno dei molti creditori
A processo con l'accusa di aver distratto somme di denaro e non aver reso disponibili i libri contabili c'è Ricciard Stella, figlio dell'ex socio unico delle industrie, fallite nel 2011. Giulio Stella si è suicidato il 7 maggio scorso dopo aver saputo del pignoramento della sua casa fatto dalla ex moglie
Sotto indagine gli amministratori di una ditta di Preganziol nel settore dei cantieri navali. Da inizio anno sono 61 le operazioni portate a termine dalle Fiamme gialle di Treviso, con 107 persone denunciate e oltre 172 milioni di euro di distrazioni accertate
Indagati un 49enne e una 53enne di Pieve di Soligo, una 69enne di Farra di Soligo e un 58enne di Vittorio Veneto. Sequestrata la fabbrica ed un immobile residenziale, del valore di circa 1,5 milioni di euro, a San Giorgio di Nogaro
Al centro dell'indagine un'officina meccanica di Cornuda, fallita e indebitata per 1,2 milioni. I coniugi, di Castello di Godego, sono arrivati a simulare la vendita di un villino, del valore di oltre 170mila euro, da parte della società fallita
Massimo Visentin, 50enne castellano amministratore unico della Prora Immobiliare, è accusato di bancarotta e di aver tenuto in maniera irregolare le scritture contabili del colosso dichiarato fallito nel 2014
Albino Candelù dovrà presentarsi di fronte al gup Marco Biagetti per rispondere di bancarotta per distrazione e documentale della società che gestiva un locale di strip dance in Friuli
Giovedì 20 febbraio si è tenuta la fase dibattimentale del processo per bancarotta. Respinta la richiesta della difesa per modificare il reato alla meno grave appropriazione indebita
Per il buco da 11 milioni di euro nelle casse della storica azienda d'abbigliamento di Monastier è imputato Paolo Signifredi, 51enne di Parma legato alla 'ndrangheta curtese
Un 66enne di Ponzano Veneto affronterà il processo per il crac del locale a due passi da piazza San Vito: gli viene contestato un buco nelle casse della società di oltre 250 mila euro
Condannato per bancarotta fraudolenta il 53enne parmigiano considerato vicino alla 'ndrangheta. Stefano Zanatta ha patteggiato due anni e dieci mesi, il fratello Paolo andrà a processo
Sotto accusa, per un buco di oltre 2,7 milioni di euro nelle casse della "Tredici Decimi srl" di Asolo, ci sono Angelo Gambarotto, Lanfranco Cazzolato e Gualtiero Zottino
Dopo la manager Cosima Gigantiello, stessa pena anche per il patron dell'azienda di abbigliamento di Monastier: accusato di una bancarotta da 11 milioni di euro
A finire del mirino delle Fiamme Gialle una nota azienda produttrice di infissi metallici. I tre imprenditori avrebbero sottratto illegalmente il denaro dalle casse societarie
A finire nei guai anche alcuni consulenti aziendali. Secondo le indagini, il patrimonio sottratto dal gruppo sarebbe di quasi 8 milioni di euro. Molteplici le accuse nei loro confronti