Protagonista del caso un 25enne residente a Treviso, affetto da una sindrome paranoide. Come Fabrizio Biscaro, l'operaio 34enne di Col San Martino reo confesso dell'omicidio di Elisa Campeol, era in cura presso un centro di salute mentale trevigiano ma ha smesso di seguire le indicazioni mediche e l'assunzione dei farmaci che gli erano stati prescritti. A luglio del 2019 è stato denunciato per maltrattamenti
"Ma non lasceremo solo nessuno".Cittadinanzattiva Treviso, l’associazione che si occupa del Tribunale del Malato attraverso vari sportelli operativi all’interno di alcuni ospedali trevigiani (Ca’ Foncello, Vittorio Veneto e Conegliano), esprime uno speciale ringraziamento ai sanitari, per l’enorme lavoro svolto a servizio dei cittadini.
Nell’occasione i reumatologi dell’Ulss 2 saranno in piazza dei Signori a disposizione per fornire informazioni alla cittadinanza al fine di facilitare il riconoscimento delle malattie reumatiche in fase iniziale