Il Tribunale del Riesame ha annullato oggi, 6 maggio, l'ordinanza di misura cautelare sull'uomo che, secondo le accuse, avrebbe chiesto a Fabio Gianduzzo e Edi Biasol di procedere ad un "recupero crediti" che avrebbe dato il via al taglieggiamento dell'azienda trevigiana
Oggi, venerdì 29 aprile, di fronte al gip Mascolo anche Rudi D'Altoè, ritenuto colui che avrebbe chiesto a Fabio Gianduzzo e Edi Biasol (che restano in carcere) di procedere ad un "recupero crediti" che avrebbe dato il via alla presunta estorsione ai danni del responsabile commerciale e dell'amministratore unico della Btime di Treviso, ha raccontato la sua verità. «Sono io che avanzavo soldi da Renato Celotto - ha detto - e queste sono le fatture insolute che lo dimostrano. Non so nulla di quello che accaduto dopo, sono stato tirato dentro a questa storia senza aver fatto niente».