Il 24 luglio del 2020 Giovanni Gagno, 80enne ex commerciante di Villorba, rimane a terra dopo una discussione con Marco Braido, 42enne residente a Ponzano, che inizialmente viene accusato del solo omicidio preterintenzionale del pensionato, deceduto il giorno dopo. Oggi, 20 settembre, nel corso dell'udienza preliminare, sono state inserite anche le lesioni provocate alla moglie dell'anziano
E' circonvanzione di incapace l'accusa per cui, il prossimo 15 settembre, tre persone compariranno all'udienza preliminare. La vittima è un imprenditore 80enne, attualmente in pensione, raggirato a causa delle sue condizioni di scarsa lucidità mentale
L'80enne, residente a Mogliano ed ex "re" dei petroli, comparirà davanti al gup di Treviso il prossimo 26 gennaio. L'uomo si difende dalle accuse sostenendo che si trattava di rapporti che erano consensuali
Il 13 dicembre l'uomo, che era stato arrestato nel 2018 ed era il presidente di una società di calcio della castellana, saprà se dovrà affrontare o meno il processo. La Procura ha deciso l'archiviazione di sei posizioni
L'uomo, residente in comune dell'hinterland di Treviso, è comparso davanti al gup per rispondere del reato di atti sessuali con minore. Avrebbe approfittato della figlia della sua attuale compagna
Oggi, 1 luglio, l'udienza preliminare è stata dedicata alle repliche dell'accusa. Sul banco degli accusati siedono Vincenzo Consoli (difeso dall'avvocato Ermenegildo Costabile), amministratore delegato e direttore generale di Veneto Banca, Giuseppe Cais, che era stato il responsabile della pianificazione di Veneto Banca (difeso dall'avvocato Giuseppe Pugliese), Andrea Zanatta, ex funzionario preposto tra l'altro alla determinazione del prezzo delle azioni (difeso dall'avvocato Boris Cagnin), Mosè Faggiani, che della ex popolare fu condirettore generale e responsabile area commerciale (difeso dall'avvocato Massimiliano Asdrubali) e Renato Merlo, responsabile della “Direzione centrale Pianificazione - Controllo di Veneto Banca (difeso dall'avvocato Alberto Mascotto). I cinque avrebbero pianificato il collocamento dei titoli a prezzi che, secondo la stime della Procura, sarebbero stati gonfiati anche del 70%.
Marco Braido, 42enne residente a Ponzano, è accusato dell'omicidio preteritenzionale dell'ex commerciante di Villorba, deceduto il 24 luglio del 2020. Alla base della discussione c'era il parcheggio di un furgoncino. Il 20 settembre si discuterà di un suo eventuale rinvio a giudizio
Michele Ferrazzo, operaio di 53 anni, residente a Maserada e dipendente della S.D. Disinfestazioni, è morto il 14 settembre del 2018 alla Trevimais di Mogliano, all’interno di un vano tecnico collocato qualche metro sotto il livello del suolo, dove l'uomo si trovava per effettuare i lavori di disinfestazione
Giovanna Di Taranto, originaria di Milano ma residente in Via Castellana a Treviso, per un nove mesi aveva continuato a incassare il trattamento previdenziale di Vittorio Chies, disabile dalla nascita che nel frattempo era deceduto. I resti dell'uomo, ormai mummificati, erano stati lasciati adagiati sul letto e abbandonati alla decomposizione
La donna, residente in provincia di Venezia, è proprietaria di un noto albergo di Jesolo Lido. Dopo una storia durata mezzo secolo avrebbe acconsentito alle nozze, accettando anche un testamento olografo, soltanto per salvare una modesta proprietà immobiliare dai figli di lui, che volevano venderla. Oggi 26 aprile l'udienza preliminare in cui deve però rispondere di aver approfittato delle condizioni mentali dell'uomo, che nel frattempo è morto
Nel corso dell'udienza preliminare di fronte al gup Piera De Stefani ci sono state oggi, 23 aprile, le dichiarazioni spontanee del responsabile della “Direzione centrale Pianificazione - Controllo della ex popolare. «La situazione della banca - ha detto - non era nota nel 2012 ed esplose in tutta la sua tragicità soltanto a ridosso della messa in liquidazione»
L'aggressione avvenne nei pressi di Piazza Borsa a Treviso il 27 aprile del 2019. A scatenare il branco, composta di immigrati tutti tra i 24 e i 20 anni (più un minorenne che sarà giudicato dal tribunale dei Minori) fu una cassa musicale. Per uno si è arrivati ad una applicazione pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione, gli altri sono stati rinviati a giudizio la cui apertura è prevista a giugno del 2023
Il gup Piera De Stefani deciderà sabato prossimo, 26 marzo, sulla costituzione di 221 persone, che avrebbero già transato con l'istituto di credito o che sarebbero stati "truffati" ma al di fuori del periodo cui si riferisce il capo di imputazione, che va dal 2012 al 2015
Oggi, 22 febbraio, si sarebbe dovuta svolgere l'udienza preliminare nei confronti di Florijan Gashi, il 22enne kossovaro che, l'8 marzo del 2021, ha tentato di dare alle fiamme Adriatik Krasniqui - anche lui kossovaro - di 36 anni, presso l'azienda agricola La Morosina di via Lazzaretto a Quinto. Una indisposizione del giudice ha fatto in modo che venga tutto rinviato a maggio
Il 22 febbraio si saprà se Sergio Miglioranza, 71enne pensionato di Paese, andrà a processo per il duplice omicidio della consorte Franca Fava e di Fiorella Sandre, bruciate vive nell'abitazione di Castagnole il 10 giugno del 2020. L'uomo deve anche rispondere di incendio doloso, violazione dei sigilli apposti sul terreno teatro della tragedia e tentata truffa ai danni dell'assicurazione che aveva sottoscritto
Sono circa 2 mila e trecento di risparmiatori che si presenteranno come parte civile all'udienza preliminare, iniziata oggi 12 febbraio con il primo round di costituzioni. Sul banco degli accusati ci sono Vincenzo Consoli - ex amministrare delegato e poi direttore generale di Veneto Banca - già condannato in primo grado a quattro anni per ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto, Mosè Fagiani, all’epoca condirettore generale e responsabile area commerciale, Renato Merlo, responsabile della “Direzione centrale Pianificazione - Controllo”, Andrea Zanatta, funzionario preposto tra l'altro alla determinazione del prezzo delle azioni e Giuseppe Cais, che della ex popolare di Montebelluna era stato il responsabile della pianificazione
Giuseppe Alù, 57enne brigadiere dei carabinieri adesso in congedo, tre commilitoni, Giampiero Attanasio, Diego Iacoucci e Damiano Nardulli, Leonardo Girardi e due cittadini stranieri, un cinese e un albanese, devono rispondere, a vario titolo, di concussione, corruzione e furto. Quattro indagati hanno però chiesto, in udienza preliminare, di ammessi al patteggiamento
Giuseppe Alù, 57enne ex carabiniere adesso in congedo, comparirà domani, giovedì 13 gennaio, insieme alle altre quattro persone (più una delle presunte vittime, di nazionalità cinese) di frointe al gup Marco Biagetti. L'uomo farà richiesta di patteggiare una pena inferiore ai quattro anni
L'8 febbraio scorso Branko Durdevic avrebbe sparato contro lo "zio" Domenico, ferendolo a morte. La Procura chiederà il rinvio a giudizio per omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione
Il secondo filone di indagine per il crac della ex popolare arriva davanti al gup di Treviso ad inizio del prossimo anno. Sono cinque gli indagati, fra cui l'ex amministratore delegato Vincenzo Consoli, per i quali la Procura chiede il rinvio a giudizio. Quasi
Giovanna Di Taranto, 74enne originaria di Milano ma residente in Via Castellana a Treviso per un nove mesi aveva continuato a incassare la pensione di invalidità di 900 euro del figlio disabile, Vittorio Chies, 50enne, che nel frattempo era morto
Niente rinvio a giudizio per la madre di Castelfranco, accusata prima di stalking e poi di aver maltrattato la ragazza. Il legale della donna è riuscito a dimostrare che tutto sarebbe riconducibile a banali discussioni in ambito familiare
Si tratta degli stranieri le cui posizioni sono state stralciate da quelle degli altri tre già a processo per gli stessi fatti. Sono accusati di devastazione, resistenza a pubblico ufficiale e sequestro di persona
La società di revisione dei conti dovrà rispondere ai circa 9 mila azionisti costituiti a Roma nel processo a Alessandra Mingozzi, socio di PriceWaterhouseCoopers e responsabile del controllo sui bilanci di Veneto Banca fra il 2010 ed il 2018, alla sbarra per i reati di falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni dei responsabili della revisione legale e ostacolo alla vigilanza