L'ex amministratore delegato dell'istituto di credito montebellunese era accusato dalla Procura della Repubblica di Treviso di ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto, oltre al reato di aggiotaggio che però è finito in prescrizione
Oggi, venerdì 21 gennaio, seconda giornata di discussione nel processo che vede Vincenzo Consoli imputato di ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto. «E' stata una autentica bomba sociale» hanno detto gli avvocati dei risparmiatori colpiti
Lunga e dura requisitoria dei pubblici ministeri Massimo De Bortoli e Gabriella Cama nel procedimento contro l'ex amministratore dell'istituto di credito montebellunese. Domani la discussione delle parti civili
Il secondo filone di indagine per il crac della ex popolare arriva davanti al gup di Treviso ad inizio del prossimo anno. Sono cinque gli indagati, fra cui l'ex amministratore delegato Vincenzo Consoli, per i quali la Procura chiede il rinvio a giudizio. Quasi
All'udienza odierna del processo sul crac della ex popolare, ha deposto Paolo Gualtieri, avvocato e professore ordinario di economia e intermediazione finanziaria alla Cattolica di Milano
Praticamente finita la fase istruttoria è stato fissato il calendario delle prossime quattro udienze, con la sentenza che arriverà due giorni prima della dichiarazione di prescrizione del reato di falso in prospetto
Stefano Trevisin era il responsabile dell'ufficio acquisti della ex popolare fino al 2017, quando l'istituto di credito montebellunese venne messo in liquidazione amministrativa coatta. Secondo la sua versione sarebbe stato intimidito da Luca Terrinoni, perito dei magistrati prima di Roma e poi di Treviso
C'è anche Giorgio Batacchi, 75enne immobiliarista del lusso, tra i testimoni che la difesa di Vincenzo Consoli, imputato nel processo per il crac dell'istituto di credito montebellunese, ha portato a deporre nell'udienza di ieri lunedì 11 ottobre
Nell'udienza di oggi, 4 ottobre, la difesa di Vincenzo Consoli, accusato di falso in prospetto, ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio, ha depositato una intervista di Giovanni Schiavon, in cui l'ex presidente del Tribunale parla delle pressioni ricevute da Luca Terrinoni, consulente della Procura di Roma e di Treviso
In aula, partire dall'11 ottobre, saranno ammessi soltanto otto tra gli azionisti che dovrebbero riferire sulle cosiddette operazioni "baciate" e una ventina tra dirigenti, funzionari, direttori di filiale e personale commerciale dell'istituto di credito. Cassate le audizioni ritenute "superflue", come quella del governatore della banca d'Italia Vincenzo Visco e soprattutto dell'ex presidente del tribunale ed ex vicepresidente di Veneto Banca Giovanni Schiavon
Si tratta di Vincenzo Consoli, ex amministrare delegato e poi direttore generale, Mosè Fagiani, all’epoca condirettore generale e responsabile area commerciale, Renato Merlo, responsabile della “Direzione centrale Pianificazione - Controllo”, Andrea Zanatta, funzionario preposto tra l'altro alla determinazione del prezzo delle azioni e Giuseppe Cais, che della ex popolare di Montebelluna era stato il responsabile della pianificazione
Nell'udienza di oggi, 17 settembre, l'avvocato Massimo Malvestio non ha voluto rispondere a una domanda chiave dell'avvocato difensore di Vincenzo Consoli, accusato di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto
Carmelo Barbagallo, ex capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia, smentisce così, in maniera categorica, le affermazioni di chi, come l'ex presidente Flavio Trinca, ha raccontato delle enormi pressioni che il capo dei team ispettivi di Via Nazionale avrebbe messo in campo perché i due soggetti si unissero
Dopo l'intervento del ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D'Incà e l'interrogazione del deputato vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin, i tecnici del ministero della Giustizia hanno risolto i "guai" tecnici che impedivano alla Procura di Treviso di montare sul server di Padova, lo stesso utilizzato da tutti gli uffici giudiziari del Veneto, il fascicolo relativo alla chiusura delle indagini sulle truffe che sarebbero state operate, tra il 2012 e il 2014, dai vertici della ex popolare
Il sistema non riesce a trasmettere telematicamente gli atti a Padova a causa dell'alto numero parti offese, che sarebbero oltre tremila. Nel materiale anche lo stralcio di quattro posizioni su otto, tutte persone originariamente indagate per le quali la Procura intende chiedere l'archiviazione
Al processo a Vincenzo Consoli, unico imputato nel procedimento per aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto, depone Flavio Trinca, al vertice dell'istituto di credito montebellunese fino all'aprile del 2014. «Sollecitati in ben quattro incontri, ma io e tutto il consiglio di amministrazione eravamo contrari»
Parla il consulente Luca Terrinoni, consulente tecnico delle procure di Roma e Treviso. Secondo il cpt, ex commissario della Banca d'Italia, la scelta di finanziare con capitale proprio l'acquisto di azioni fu «strategica, perché in questo modo modo la banca prendeva il controllo di sé stessa»
Nel processo a Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato e direttore generale dell'istituto di credito, ha deposto Alberto Mitra, ispettore della Bce che "visitò" la banca nel 2015
Nell'udienza al processo per per aggiotaggio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza, che vede alla sbarra l'ex amministratore delegato Vincenzo Consoli, depone uno degli ispettori della Bce, secondo cui, tra il 2009 e il 2015, il 35% dei titoli risultava acquistato con il denaro dell'istituto di credito
Nell'udienza odierna, lunedì 31 maggio, del processo a Vincenzo Consoli nei cui confronti la Procura di Treviso ipotizza i reati di falso in prospetto, aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, depone un ispettore della Consob: «Offrirono il 3% semestrale sulle azioni o si impegnarono a ricomprare al valore di collocamento, ad altri scontarono le spese per le commissioni. Tutto avvenne alla vigilia dell'aumento di capitale del 2014»
All'udienza di oggi del processo a Vincenzo Consoli , lunedì 24 maggio, ha deposto l'ispettrice di Banca d'Italia che ha partecipato alla seconda ispezione sulla ex popolare di Montebelluna, secondo cui le pratiche di affidamento venivano decise dal consiglio di amministrazione, controllato dall'ex amministratore delegato
Nel processo contro l'ex "numero uno" dell'istituto di credito, accusato di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto, parla il capo del team di Via XX Settembre Biagio De Varti, secondo cui l'amministratore delegato avrebbe preso, in poco più di sette anni, oltre 22 milioni di euro
La consulenza, affidata al professor Angelo Maglietta, docente dalla Iulm di Milano, indica che i titoli, nel triennio 2012-2014, erano pompati dal 77 al 79%. La Procura di Treviso unirà i fascicoli di Verbania a quelli relativi ai fatti successi nella Marca
Secondo il Coordinamento Don Torta la recente decisione del massimo organo giudiziario continentale obbliga la politica a rifondare la norma sui salvataggi degli istituti di credito e riscrive un pezzo della storia nell'affaire che ha coinvolto BpVi e Veneto Banca
A presentare la denuncia era stato Pietro D'Aguì, ex amministratore delegato della Banca Intermobiliare, che ha ripercorso le tappe che hanno portato alla fusione della banca d’affari con Veneto Banca