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Salute Sant'Antonino / Piazzale dell'Ospedale

Incontinenza, un disturbo curabile: a Treviso nascerà un centro d'eccellenza

"In Veneto ne sono affetti 97.000 uomini e 450.000 donne. Ma i numeri potrebbero essere più alti: solo il 20% dei pazienti ne parla con il proprio medico" ha detto il dr. Santoro

TREVISO Sorgerà a fine dell’anno a Treviso il Centro specialistico per le cure della patologie del pavimento pelvico. Una struttura d’eccellenza nell’ambito della rete veneta dei centri per l’incontinenza urinaria e fecale, deliberata dalla Giunta regionale lo scorso luglio. L’obbiettivo è garantire appropriatezza - con specifici modelli gestionali e organizzativi - delle prestazioni cliniche verso un problema sottaciuto e tenuto nascosto ma che affligge numerose persone. Si tratta di un disturbo, infatti, che colpisce tra il 20 e il 30% della popolazione femminile e tra il 5 e il 10% di quella maschile.

A presentare il futuro della struttura erano presenti giovedì a Treviso, Francesco Benazzi, Direttore generale dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana, Giulio Santoro, Responsabile dell’unità Pavimento Pelvico del Ca’ Foncello  e del Progetto Incontinenza, Attilio Reginato, Presidente Associazione Incontinenti e Stomizzati Regione Veneto. Quello trevigiano sarà uno dei centri di terzo livello (alta specializzazione con valutazione e presa in carico globale del paziente, diagnostica avanzata, trattamenti chirurgici ad alta complessità, riabilitazione) previsti dalla rete regionale che ne prevede altri 4: Padova, Verona, Venezia, Vicenza.

Con l’istituzione di questa rete, la Regione Veneto risponde alla domanda di salute dei cittadini, mediante la costituzione di Centri per la Prevenzione, la Diagnosi e la Cura della Incontinenza Urinaria e Fecale – spiega il Direttore generale Francesco Benazzi - Stiamo parlando di efficacia clinica ma anche di un mirato ed ottimale utilizzo di risorse e competenze. A Treviso è già presente una elevata specializzazione in questo campo e ci consente di aprire rapidamente Centro di III° Livello per la Prevenzione, la Diagnosi e la Cura delle Disfunzioni Pelvi-Perineali. Il suo ruolo fondamentale sarà quello della presa in carico globale del paziente, con strutture dedicate che offrono prestazioni diagnostiche e terapeutiche multidisciplinari di elevata complessità ed alti volumi. Accessibilità, equità delle prestazioni e riduzione delle liste di attesa sono le risposte dell'Ulss 2 ai bisogni dei cittadini”.

In Veneto sono affetti da incontinenza 97.000 uomini e 450.000 donne – sottolinea il dr. Santoro - Ma i numeri potrebbero essere molto più alti. Infatti solo il 20% dei pazienti ne parla con il proprio medico, mentre nell'80% dei casi il disturbo viene taciuto. Oltre all’erronea convinzione che non ci sia nulla da fare sono diffuse anche vergogna ed imbarazzo e chi ne soffre tende ad isolarsi, preferendo il silenzio. Rivolgersi allo specialista è fondamentale per identificare le cause che hanno portato all’Incontinenza, per ricevere le migliori qualità di cura. L'Ospedale di Treviso ha già da tempo adottato le linee guida proposte dalle maggiori Società Scientifiche e segue dei precisi Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali, utilizzando metodiche diagnostiche avanzate, quali lo studio ecografico tridimensionale del pavimento pelvico, la manometria anorettale, l'esame urodinamico ed i tests elettromiografici e neurofisiologici, è possibile identificare con precisione le cause della incontinenza e scegliere tra i molteplici trattamenti, siano essi farmacologici, riabilitativi o chirurgici. In particolare tra i nuovi trattamenti, la Neuromodulazione Sacrale consente di trattare contemporaneamente sia la incontinenza urinaria e fecale. E' un intervento mini-invasivo, che si esegue in anestesia locale, e che prevede la dimissione del paziente lo stesso giorno”.

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