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Don Milani, lavori bloccati per mafia. Conte: «L'obiettivo è tutelare i nostri imprenditori»

La proposta del sindaco per arginare le infiltrazioni mafiose: «Creiamo un osservatorio sulla legalità che formi e accompagni nel quotidiano gli amministratori e il personale degli uffici comunali»

Il Comune di Treviso negli ultimi giorni ha fermato il cantiere per l'ampliamento dell'istituto scolastico Don Milani di San Zeno. L'appalto ottenuto dal Consorzio Lm Group era difatti arrivato con un ribasso del 21%, tanto da avviare subito le indagini delle Procure di Bologna, Padova e Treviso visto il dubbio delle infiltrazioni mafiose che potrebbero esserci state a monte. Dopo l'interdittiva emessa dalle Prefetture di Padova, Bologna e Treviso, la decisione del Comune è stata dunque inevitabile, ovvero quella di revocare l'appalto al Consorzio Stabile Lm Group guidato da Sabrina Pisano, candidata consigliere comunale nel 2018 nella lista "Mario Conte sindaco".

«Ringrazio gli uffici comunali, la Prefettura e le forze dell'ordine perché grazie a questa sinergia, oltre al rispetto dei protocolli e della legalità, è emersa una situazione che va verificata da parte della Magistratura. Proprio per questo, dopo aver ricevuto l'interdittiva antimafia lo scorso 31 dicembre, il 28 gennaio abbiamo rescisso il contratto con il Consorzio a seguito di ulteriori controlli. In ogni caso fin da quando ci siamo insediati a Ca' Sugana siamo sempre stati attenti all'ambito delle infiltrazioni mafiose, anche perché non affrontare queste tematiche nel nostro territorio sarebbe da irresponsabili. Ho dunque proposto anche la creazione, a Treviso, di un osservatorio sulla legalità composto da persone altamente specializzate che possano formare e accompagnare nel quotidiano gli amministratori e il personale degli uffici comunali».

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