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Infiltrazioni mafiose nella Marca, il Colonnello Gibilisco: «Il ricco Nordest è un territorio appetibile»

Il nuovo "Formatore alla tutela della legalità" del Comune di Treviso: «La Marca è un territorio strategico e le mafie oggi operano sul territorio anche attraverso notai, avvocati e commercialisti»

Il nuovo "Formatore alla tutela della legalità" del Comune di Treviso, il Colonnello Gibilisco: «Il ricco Nordest è un territorio da sempre molto appetito dalla Mafia, soprattutto la città di Treviso che viene vista come un crocevia commerciale strategico. Il capoluogo, infatti, oggi non è purtroppo più impermeabile alle infiltrazioni mafiose sul territorio, bisogna prenderne atto e reagire di conseguenza. Dobbiamo quindi far capire all'intera comunità, soprattutto ai più giovani, che oggi la Mafia c'è e si esternalizza attraverso l'operato anche di notai, avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro. Perciò, non va mai abbassata l'attenzione, anche perché in un solo anno ci sono state circa 7.300 segnalazioni di possibili infiltrazioni mafiose in tutto il Veneto. Spesso, però, per i cittadini esiste solo il mafioso ma non la Mafia come entità e, proprio per questo, dobbiamo fare tutti rete e far prendere coscienza alla comunità di come dietro queste cosche si nascondano pericoli dal punto di vista sociale, economico e culturale».

Questo il commento del sindaco di Treviso, Mario Conte: «Oggi abbiamo presentato una nuova figura per un progetto pilota su scala nazionale che vuole essere anche modello e buona pratica da replicare nelle altre municipalità. Si tratta del Formatore alla Tutela della Legalità, incarico che abbiamo voluto affidare ad una figura di elevata caratura come il Colonnello Salvatore Gibilisco, già Comandante del Nucleo Informativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Treviso. Il Formatore alla Legalità, forte della sua grande esperienza e profonda conoscenza del territorio, fornirà a dirigenti, funzionari e dipendenti del Comune di Treviso tutti gli strumenti per prevenire i tentativi di approccio e infiltrazione delle organizzazioni mafiose che, nell'emergenza Covid-19, purtroppo, potrebbero intravvedere delle opportunità. Le mafie hanno cambiato il metodo di approccio ed è proprio partendo da questo presupposto che intendiamo lanciare nel territorio un appello alla formazione per la prevenzione. Buon lavoro Colonnello!».

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