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Giovedì, 28 Marzo 2024

Azienda trevigiana al centro delle polemiche per uno spot sui "risarcimenti per gli errori della sanità"

L'azienda Obiettivo Risarcimento, con sede a Villorba, è ormai da ore al centro di una vasta polemica nazionale a causa di uno spot pubblicitario, con protagonista la conduttrice televisiva Enrica Bonaccorti, con la quale si fa riferimento ai risarcimenti per i presunti errori commessi dai medici negli ospedali. Dopo le polemiche dei medici, la Rai ha quindi deciso di sospendere «in via cautelativa» lo spot e in una nota si legge "che lo spot, la cui messa in onda era prevista dal 26 dicembre al 5 gennaio per un totale di 42 passaggi, verrà sottopostao all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (Iap) per una sua opportuna valutazione".

Ma la polemica continua. "Sinceramente siamo stanchi di vedere spot come quelli di  Obiettivo Risarcimento che sollecitano azioni di rivalsa verso il SSN; la rabbia e l’indignazione cresce ancora di più, quando a trasmetterli sono le reti del servizio pubblico e personaggi dello spettacolo come Enrica Bonaccorti - dichiarano in una nota il Seg. Gen. UIL FPL Michelangelo Librandi e il Coordinatore Nazionale Medici della UIL FPL Roberto Bonfili -  Non bastano le scuse tardive delle Bonaccorti ne la sospensione in via cautelativa dello spot da parte della RAI. Pretendiamo che il Ministro Grillo si attivi insieme alla RAI per la creazione di un nuovo spot nel quale si valorizzi il servizio sanitario ed il grande operato degli operatori sanitari.  Grandi professionisti che lavorano con serietà e passione al servizio dei cittadini, in condizioni di grandi criticità. Quelle criticità che, sono la causa delle tante aggressioni commesse quotidianamente nei loro confronti, ricordando come le vittime preferite siano soprattutto donne. Riteniamo che spot come quelli di Obiettivo Risarcimento - concludono i sindacalisti – trasmettano un messaggio distorto sulla sanità italiana, fiore all’occhiello del nostro paese e su tutto il Pubblico Impiego e pertanto dovrebbero essere bloccati. Ed infine chiediamo da parte del Governo interventi volti a ridurre i tanti contenziosi contro il SSN, volti a scoraggiare almeno chi non ha veri e concreti motivi per intentare una causa".

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