Ultimo Miglio: l'ennesimo assurdo vandalismo
San Giuseppe, Ultimo Miglio dell'Ostiglia L'afa e le temperature da ebollizione di questi giorni in cui persino " a Mare de San Piero" ha dato buca, almeno qui in città, non hanno affatto fermato i vandali seriali che hanno eletto da sempre, purtroppo, l'Ultimo Miglio e l'Ostiglia terreno ludico per le loro imprese imprese scellerate e vigliacche. Siamo ai piedi della salita che conduce alla passerella Paludetti, il ponte in ferro voluto dagli estensori del progetto, arch. Memmoli ed ing. Fanton, a ricordare nella forma e nella struttura i vecchi ponti ferroviari, che scavalca l'omonima strada comunale per portare gli escursionisti dentro la frescura ombrosa del "Bosco Lineare" una delle peculiarità dello splendido percorso che inizia poco prima, alla vecchia stazione di Santi Quaranta in quel quartiere Eden voluto e costruito agli albori del '900 dall'ingegnere milanese, ma trevigiano d'adozione, Graziano Appiani per le sue maestranze dell'attigua fornace, una sorta di Leonardo Del Vecchio d'antan l'Appiani, in cui attenzione e generosità alla persona ed alla comunità andarono a braccetto per tutta la sua vita. Un quartiere che conserva le vestigia del passato ed è una delle tante "chicche" che l'Ostiglia riserva ai suoi percorritori, sempre più numerosi. La panca , una delle 5 posizionate lungo il tracciato, che reca inciso il logo dell'Ostiglia serviva come punto di sosta provvidenziale per tutti, abitanti del quartiere compresi, che potevano anche approfittare della benefica ombra del retrostante boschetto piantumato proprio in occasione dei lavori di sistemazione di questo tratto dell'ex ferrovia . Ora è divelta ed inservibile: un lavoro che ha richiesto un notevole impegno, vista la lunghezza delle viti a pressione che l'ancoravano all'asfalto, degno di miglior causa e, cosa raccapricciante, l'impresa è stato pure firmata! Da un po' di tempo i residenti denunciano la presenza costante di un gruppo di giovinastri che hanno occupato quasi in pianta stabile la vicina area giochi per bambini estromettendoli del tutto ed inveendo contro i genitori quando tentano d'indurli alla ragione. La gravità di questi vandalismi come i "tazebao" nei sottopassi Eden, Po e Serenissima, lungo l'Ultimo Miglio, fatti di scritte ingiuriose e richiami a simbolismi nazi-fascisti o i cartelli di segnalazione divelti ed usati come arieti per manomettere i totem per riparare le biciclette nell'area sosta e fitness ed il furto sistematico di tutti gli attrezzi messi a disposizione dei ciclo-turisti di cui si era ,in più occasioni, denunciato il fatto, non possono essere considerati "bravate" di giovinastri annoiati ma , visto che poi le spese per il ripristino del quo ante ricadono su tutti i cittadini , dei veri reati, da perseguire con la massima severità.
Vittore Trabucco