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Martedì, 30 Aprile 2024
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Istituto Oncologico Veneto festeggia 18 anni: «Riapriremo il ciclotrone»

Presentati mercoledì 27 dicembre i dati dell'anno in corso: 9.300 pazienti in trattamento, circa 9mila ricoveri, più di 800mila prestazioni specialistiche. A Castelfranco Veneto in corso i lavori per realizzare la nuova Radioterapia

Lo Iov compie diciott’anni e diventa maggiorenne ma, fin dalla nascita, ha dimostrato di saper camminare sulle sue gambe e bruciare progressivamente le tappe verso quell’eccellenza su cui i veneti sanno oggi di poter contare.

Lo dicono i numeri dell’anno che sta per concludersi con 9.300 pazienti in trattamento, circa 9mila ricoveri, più di 800mila prestazioni specialistiche. Nel 2005, il 22 dicembre, una legge regionale ne siglava la nascita. Sono passati anni di grandi investimenti sia nell’edilizia nelle varie sedi, sia in tecnologia come nel personale e nell’umanizzazione. Quella che è stata una sfida per garantire ai Veneti un riferimento a 360 gradi, valido e di altissimo livello nel campo delle neoplasie è una realtà. Mercoledì 27 dicembre l'anniversario è stato ricordato a Padova con una conferenza stampa a cui ha partecipato l’assessore regionale alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ricevuta dal Direttore generale Patrizia Benini e il Direttore scientifico Vincenzo Bronte, insieme agli altri dirigenti.

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Il commento

«Questi diciotto anni sono stati un periodo di grande e continua programmazione, di investimenti importanti che si sono tradotti continuamento in aumento delle potenzialità, del personale, dei posti letto, delle attrezzature sempre di ultima generazione - sottolinea l’assessore regionale alla Sanità -. Quello che oggi è lo Iov è frutto di un lavoro di squadra. È una grande realtà affermata non solo nel panorama regionale ma anche in quello nazionale come conferma l’attrazione da fuori Veneto. Per la ricerca è riconosciuto tra i dieci istituti di questo tipo in tutta Italia. Penso un ringraziamento debba andare a tutti i professionisti e operatori per il loro lavoro. L’attenzione da parte della Regione verso lo Iov è altissima - prosegue Lanzarin -. Se guardiamo agli investimenti sono stati sempre elevati; gli ultimi in ordine di tempo sono stati i quattro bunker per la radioterapia di cui due attivi a Castelfranco Veneto, per complessivi 30 milioni di euro, e uno a Schiavonia. Investimenti importanti hanno riguardato recentemente anche la Radioterapia pediatrica. Ma va sottolineato anche come sia sempre in aumento anche il fattore della ricerca con assunzioni che hanno accresciuto la dotazione di personale in questo ambito oltre a quello impiegato in tutti gli altri. Questo con grande sforzo, quando il personale è possibile reperirlo a fronte delle difficoltà oggettive che ci sono. Mi fa piacere sottolineare - conclude l'assessore - come le destinazioni del 5x1000, che nell’ultimo anno hanno superato i 3 milioni di euro, e le donazioni mettono in risalto come lo Iov sia considerato dai cittadini un istituto su cui contare ma anche sui cui investire». A conclusione dell’incontro, l’assessore Lanzarin ha visitato il bunker della Radioterapia Pediatrica dove recentemente è stata portata a termine un’opera di umanizzazione degli ambienti, trasformati idealmente in grandi acquari grazie alla donazione di una fondazione privata».

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