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Attualità Cessalto

Oltre 2500 visitatori per il presepe vivente inclusivo di Cessalto

Un successo le prime due rappresentazioni. Attesa per quella conclusiva del 6 gennaio

Nel presepe vivente di Cessalto Gesù Bambino quest’anno è una femminuccia di un mese e mezzo i cui genitori, che ovviamente ricoprono i ruoli di Giuseppe e Maria, sono entusiasti di partecipare infatti la capanna della Natività è frequentata oltre a loro da un nugolo di angioletti che vegliano attenti sui sonni del bambinello Gesù. Ma passeggiando per le vie di questa piccola Betlemme fedelmente ricostruita così com’era duemila anni fa capita di passare davanti alla bottega del fabbro che dopo aver arroventato il ferro nelle braci lo lavora con sapienti colpi di martello, o alla bottega del falegname che costruisce sedie ed altri mobili per la casa, o alla bottega delle sementi dove si vendono chicchi selezionati. Non mancano neppure le botteghe del fornaio o del pescivendolo, né quelle dei mercanti di  stoffe o di spezie e profumi, tutte curate nei particolari per farle apparire proprio com’erano a quei tempi. C’è la scuola con i suoi giovanissimi alunni e poco più avanti il laboratorio degli scribi intenti a compilare rotoli di pergamene, il tempio dei sommi sacerdoti ed il palazzo di Erode ove egli cammina nervosamente ordinando ai suoi soldati di andare nelle case alla ricerca del Re bambino. Ai limiti del villaggio i pastorelli seduti attorno al fuoco vigilano su un piccolo gregge di pecore e capre perfettamente a loro agio in quell’atmosfera così arcaica mentre un paio di lebbrosi vanno girovagando e lamentandosi del loro soffrire. Ma per tener fede alle sacre scritture è rappresentata sia la scena in cui l’Arcangelo Gabriele annuncia a Maria il futuro concepimento che quella del viaggio dei Re Magi, i quali guidati dalla luce celeste incedono nel loro cammino per portare i doni al nuovo nato. Ognuno dei quasi ottanta figuranti ha il suo ruolo preciso e le vesta che indossa sono finemente confezionate tanto quando si tratta di stoffe pregiate che quando invece si tratta di indumenti più umili e poco importa se fra loro ve ne sono una quindicina con disabilità diverse di natura motoria, psichica o sensoriale poiché essi appaiono perfettamente integrati in quel contesto così come dovrebbe essere anche nella società attuale. È come immergersi in un sogno dove la mente trova serenità e riposo dallo stress della realtà contemporanea e si sorprende a passeggiare dentro ad un presepe che tanto ricorda quello con il muschio raccolto di fresco della nostra infanzia. I visitatori sfilano composti ed ammirati per le vie del presepe e neppure i flash dei loro telefonini che fotografano o filmano le scenografie che ritengono più belle riescono a scalfire quell’aria di pace che vi si respira, i genitori o i nonni si chinano di fronte ad ogni capanna per spiegare ai più piccoli chi sono i personaggi rappresentati. Un lavoro certosino portato avanti da un gruppo di volontari, coordinati dalla direttrice artistica Loredana DRIDANI, che lavorano praticamente da un anno all’altro per manutere, ideare, programmare e ampliare un presepe vivente ormai giunto alla sua quinta edizione e che ormai rappresenta una delle manifestazioni per cui si contraddistingue il paese di Cessalto. Infatti se nella prima rappresentazione del 18 dicembre si sono contati circa un migliaio di visitatori, nella seconda del 26 dicembre sono stati più di millecinquecento e altrettanti se ne attendono per l’ultima che avrà luogo il prossimo 6 gennaio dalle 17,30 alle 19,30 (in caso di maltempo rinviata all’8 gennaio con lo stesso orario).

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