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La caserma dei carabinieri di Farra di Soligo diventa proprietà dello Stato

L’iniziativa, la prima in Veneto e la seconda a livello nazionale, è stata realizzata mediante l’impiego di risorse rese disponibili nell’ambito del progetto “Casa del carabiniere”

Si è positivamente concluso l’iter di acquisizione dell’immobile sede della Stazione Carabinieri di Col San Martino, in provincia di Treviso - continuativamente occupato dai militari dell’Arma sin dal 1981- al patrimonio dello Stato.

L’iniziativa, la prima in Veneto e la seconda a livello nazionale, è stata realizzata mediante l’impiego di risorse rese disponibili nell’ambito del progetto “Casa del carabiniere” e, in particolare, del fondo con oggetto "bilancio di previsione dello stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”. La norma, infatti, prevede  che, per assicurare la funzionalità dell'Arma dei Carabinieri quale forza militare di polizia a competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza, capillarmente dislocata sul territorio nazionale, le risorse del citato fondo siano utilizzate per la realizzazione di interventi per la costruzione, l’acquisizione, la ristrutturazione, l'ampliamento, il completamento e l'esecuzione di opere e interventi straordinari a beneficio di caserme dell’Arma.

La caserma di Col San Martino, comprendente uffici e alloggi di servizio su due piani, autorimesse ed area cortilizia, sita tra le vie Muliana e Giarentine di Farra di Soligo, grazie alla disponibilità manifestata dal proprietario privato, è stata così oggetto di stipula di atto di compravendita perfezionato tra questi ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze il 1° settembre scorso. Ne è celermente seguita, alla fine dello scorso mese di gennaio, la consegna formale dell’immobile ad uso governativo, in buono stato di manutenzione, dall’Agenzia del Demanio alla Prefettura di Treviso perché esso potesse essere definitivamente adibito a caserma dei Carabinieri. Determinante, per il positivo esito della progettualità, il contributo sinergico dei diversi attori: Dicasteri competenti, Prefettura, Agenzia del Demanio, Amministrazioni Comunali - in primis quella di Farra di Soligo - e Arma dei Carabinieri. 

Un traguardo importante, quello raggiunto attraverso i passaggi burocratici citati, per confermare la capillarità dell'organizzazione territoriale dell'Arma dei Carabinieri come presupposto per realizzare un'efficace sistema di controllo del territorio e un modello di polizia di prossimità, con funzioni anche di rassicurazione sociale, al servizio delle laboriose comunità solighesi: la Stazione di Col San Martino, alle dipendenze della Compagnia di Vittorio Veneto ha, infatti, competenza territoriale sull’omonima frazione del Comune di Farra di Soligo, su quel Comune e su quelli di Miane e Moriago della Battaglia.

Il comandante provinciale dei Carabinieri di Treviso, Colonnello Massimo Ribaudo ha dichiarato: «Esprimo il mio vivo ringraziamento per l'apprezzata disponibilità evidenziata dal proprietario dell'immobile che ha consentito la rapida conclusione dell'iter di acquisizione del cespite; l’iniziativa assunta evidenzia, ancora una volta, la ferma volontà dell'Arma dei Carabinieri di rimanere a Farra di Soligo per continuare a "servire" i suoi cittadini».

Evidente la soddisfazione del Primo Cittadino di Farra di Soligo, dott. Mattia Perencin, che ha così commentato la bontà dell’iniziativa intrapresa e positivamente conclusa: «Ringrazio tutti per il grande lavoro che è stato svolto in questi mesi grazie alla sinergia tra Prefettura, Agenzia del Demanio e Arma Provinciale dei Carabinieri. Con l’acquisto di questo immobile si va a mettere un punto fermo sull’importanza che ha la Caserma dei Carabinieri nel territorio, scongiurando il pericolo di trasferimento o chiusura di questo presidio. Un grande risultato per la mia amministrazione e per l’intero territorio di competenza della Caserma: mantenere una stazione dei Carabinieri nel nostro Comune è di vitale importanza in quanto rappresenta un presidio importante per tutta la cittadinanza e un legame storico con Col San Martino. Ringrazio nuovamente il Prefetto di Treviso ed in particolare il Colonnello Massimo Ribaudo per la determinazione e l’impegno nell’aver concluso positivamente l’operazione».

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