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Bretella della Pedemontana tra Riese e Vedelago: «Serve uno studio del traffico»

Vertice a Vedelago con il sindaco Andretta, il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, il sindaco di Altivole, Sergio Baldin, il sindaco di Riese Pio X, Matteo Guidolin con l’assessore Monica Ganeo ed il sindaco di Trevignano, Ruggero Feltrin

Torna in primo piano l’attenzione verso la bretella complementare alla SPV che dovrebbe collegare Riese Pio X a Vedelago. Si è tenuto venerdì mattina a Vedelago un incontro istituzionale tra i rappresentanti comunali coinvolti dal progetto di bretella di collegamento ritenuta necessaria con l’apertura della SPV a nord di Castelfranco Veneto. Erano presenti, oltre al sindaco Andretta, il vicesindaco di Vedelago, Marco Perin, il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, il sindaco di Altivole, Sergio Baldin, il sindaco di Riese Pio X, Matteo Guidolin assieme all’assessore Monica Ganeo ed il sindaco di Trevignano, Ruggero Feltrin.

Quello delle bretelle complementari, infatti, è un tema caldo in relazione alla futura apertura della SPV, anche alla luce delle dichiarate limitate risorse da parte della Regione che già in passato aveva invitato i sindaci del territorio ad individuare unitariamente quale collegamento complementare fosse prioritario e, quindi, da finanziare. Unanime la posizione dei rappresentanti comunali intervenuti al tavolo anche in relazione recente protocollo d’intesa firmato a Treviso nei giorni scorsi per il completamento del collegamento della SPV con la Strada Regionale 308 – Nuova strada del Santo, in direzione di Padova Est e che ha visto la sinergia tra le tre Province di Padova, Treviso e Vicenza, 21 Comuni di Padova ed i Presidenti di Confartigianato Marca Trevigiana, Confartigianato Vicenza, Assindustria Veneto Centro e Interporto Padova.

Si convenuto quindi non di ragionare in termini di una scelta tra questa o quella bretella bensì di una programmazione più ampia che tenga conto di entrambe le esigenze. La storia della SPV insegna che l’aver programmato a livello urbanistico negli anni ‘70, un corridoio territoriale over far passare la Pedemontana impedendo la costruzione di nuclei abitati o aree produttive in una nella relativa fascia di rispetto, ha consentito anni dopo di rendere progettabile e cantierabile l’opera. Similmente, è opportuno pensare che entrambe le bretelle hanno ragione di essere messe in previsione per la costruzione. Il tavolo ha altresì convenuto che in ogni caso è opportuno dar seguito a quell’intesa raggiunta tra enti locali e Confartigianato oltre un anno fa su uno studio della mobilità in adduzione ai futuri caselli della SPV. Questo al fine di evitare che il futuro traffico indotto dalla SPV vada a rendere ancora più complicata la viabilità ordinaria della fascia Pedemontana del Grappa.

Pertanto, secondo il tavolo, convocato per riportare al centro il tema della bretella Riese Pio X-Vedelago prima di stabilire quali siano le infrastrutture viabilistiche complementari per le quali chiedere finanziamento alla Regione, è prioritario disporre di uno studio sul traffico nell’area castellana e montebellunese ed una proiezione scientifica dell’indotto che porterà la SPV. Non va sottovalutato, infatti, che una pianificazione viaria non può prescindere dalle eventuali evoluzioni dei comportamenti, anche aziendali: le molte aziende del territorio, in futuro, vista la vicinanza alla SPV, potrebbero mutare, oltre che i propri spostamenti, anche le strategie logistiche di mercato con un impatto significativo per la viabilità locale. Uno studio del traffico che la Confartigianato di Castelfranco aveva proposto già in un precedente tavolo di discussione e che i rappresentanti dei cinque Comuni intervenuti ritengono fondamentale venga realizzato e discusso in maniera unitaria tra tutti gli interlocutori dell’area castellana e montebellunese, con il coinvolgimento della Provincia e della Regione Veneto, per pianificare e programmare con cognizione di causa le scelte future rispetto alla viabilità complementare.

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