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Coro inneggia allo stupro della conducente Mom. La Cisl: «Prefetto e Questore intervengano»

Continua a far discutere l'episodio, avvenuto venti giorni fa, avvenuto sulla linea Conegliano-Pieve di Soligo. Il sindacato chiede un giro di vite: episodi sessisti nei confronti di conducenti ed accertatrici anche durante la scorsa estate

«La violenza, sia essa verbale o fisica, contro i lavoratori è sempre grave, ma quando va a colpire una donna con ingiurie sessiste è del tutto inaccettabile». Con queste parole Stefano Bergamin, vicesegretario della Fit Cisl Belluno Treviso e alla guida della Rsu dell’azienda di trasporto pubblico locale condanna l’episodio avvenuto una ventina di giorni fa a bordo di un mezzo della linea Mom Conegliano-Pieve di Soligo. Un coro agghiacciante - “stupro stupro” - rivolto alla donna autista alla guida del mezzo.

«Episodio vergognoso» lo definisce Bergamin, che esprime vicinanza alla collega lavoratrice e a tutte le donne autiste in azienda, che rappresentano il 10% del totale degli autisti di Mom. “Svolgono tutte un lavoro encomiabile e non è accettabile che accadano cose del genere».

Purtroppo, spiega Bergamin, non è la prima volta che si verificano episodi di questo tipo. «Lo scorso 2 giugno - ricorda - proprio all’avvio della tratta estiva Treviso-Jesolo, un’altra autista è stata pesantemente insultata sempre con offese a sfondo sessista. Nel mirino sono spesso finite anche le agenti accertatrici durante i controlli di routine all’interno dei mezzi».

«Abbiamo chiesto alla direzione di Mom il potenziamento della vigilanza sugli autobus tramite vigilantes, in particolare sulle linee e le zone più a rischio, a partire da quelle che passano per l’autostazione di Conegliano, per Pieve di Soligo e per il ‘Bronx’ della stazione di Lungosile Mattei a Treviso - afferma Bergamin -. Al momento i vigilantes attivati da Mom sono sette, l’azienda sta facendo il massimo, ma non può sostituirsi agli organi preposti alla garanzia dell’ordine pubblico, noi continuiamo a sollecitare le autorità, a partire dal prefetto e dal questore, affinchè potenzino la presenza di forze dell’ordine nelle stazioni e nei bus».

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