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Degrado a villa Franchetti: la provincia smentisce la Soprintendenza

Il presidente Marcon: «Invito a fare un sopralluogo per verificare de visu il suo integro valore storico ed architettonico frutto della manutenzione fatta in questi anni dalla Fondazione»

Si è svolto a Villa Franchetti l’incontro tra Provincia di Treviso, presente il Presidente Stefano Marcon con il Consigliere Iannicelli, il Comune di Preganziol con il Sindaco Paolo Galeano e l’Assessore Mestriner, il Comune di Casier con il Sindaco Miriam Giuriati e l’Assessore Calmasini, e l’ing. Piero Semenzato per la Fondazione Cassamarca. Sul tavolo, a seguito di una lettera pervenuta dalla Soprintendenza nella quale si segnalava il “grave stato di conservazione ed abbandono” del complesso di Villa Franchetti, le parti si sono riunite per condividere un percorso comune che valorizzi il patrimonio in modo da essere utile a tutti.

«Come vedete – dichiara il presidente Marcon che ha invitato la stampa ad un sopralluogo sia nel corpo centrale che al Parco – la Villa è in buono stato, così il Parco e invito la Soprintendenza a fare un sopralluogo per verificare de visu il suo integro valore storico ed architettonico frutto della manutenzione fatta in questi anni dalla Fondazione». Si è convenuto che la valorizzazione patrimoniale, mancando mecenati che possano assumere il carico importante delle spese di manutenzione a favore della messa in disponibilità alla collettività, può solamente essere frutto di una progettualità condivisa. Nel frattempo – in attesa del rinnovo dei vertici della Fondazione e prossimi interlocutori -  i Comuni di Preganziol e Casier, Fondazione Cassamarca e la Provincia si impegneranno a rendere fruibile la disponibilità del complesso una volta al mese per attività coordinate a favore di Associazioni o eventi che ne manifestino la volontà.

cedro monumentale-2

E’ seguito un sopralluogo guidato con l’Agronomo responsabile della manutenzione a verifica che il parco non è – come dichiarato nella lettera della Sovrintendenza – in stato di abbandono e degrado tale da compromettere la vita di essenze pregiate del vasto patrimonio arboreo oltre alla scomparsa dei vialetti. «Non escludiamo alcuno strumento per la sua valorizzazione e donare la villa ai cittadini trevigiani – aggiunge Marcon – purchè siano strade percorribili e ci siamo dati mandato di valutare insieme quale di questi strumenti possa essere il migliore. Senza precludere né forzare alcun percorso, l’idea è quella condivisa da tutti che metta insieme azioni concrete, sostenibili e percorribili con la sensibilità di ciascuno».

prospetto villa franchetti-2

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