Smartest di Castelfranco, raggiunto l’accordo sul premio di risultato
Ne beneficeranno 170 dipendenti, per il 90% donne, che potranno ottenere una maggiorazione economica annuale tra i 600 e 940 euro lordi. L’azienda è tra le prime ad aver strutturato lo smart working
Alla Smartest Srl si istituisce e disciplina per la prima volta il premio di risultato. Grazie all’accordo con il sindacato l’azienda specializzata in tecnologie e business process outsourcing che conta tre sedi, tra le quali dal 2010 quella di Castelfranco Veneto con 170 dipendenti, al fine di incrementare la competitività e assicurare un miglioramento delle condizioni economiche dei lavoratori (per il 90% donne con alto grado di scolarizzazione), sulla base di indicatori finanziari di redditività di stabilimento variabili, potrebbe erogare con la busta paga di giugno 2023 tra i 600 e i 700 euro annui lordi per tutti il personale che maturato nell’anno di riferimento almeno sei mensilità, anche non continuative. A queste somme si potranno aggiungere a titolo di welfare, attraverso la misurazione delle performance individuali, tra i 120 e i 240 euro lordi annui a ciascun lavoratore. Inoltre, per coloro che volontariamente vorranno convertire l’intero ammontare della premialità in welfare l’azienda aggiunge ulteriori cifre fino a raggiungere complessivamente un massimo di 1.050 euro a lavoratore. A dare comunicazione dei contenuti dell’accordo Massimo Baggio della Fiom Cgil di Treviso che ha siglato il verbale con i vertici di Smartest Srl e le Rsu aziendali il 4 novembre.
Il commento
«Attraverso questo accordo si realizza l’obiettivo comune di sindacato e azienda di migliorare produttività e condizioni di lavoro per assicurare il futuro occupazionale ai lavoratori - commenta soddisfatto Massimo Baggio di Fiom Cgil Treviso -, anzi alle lavoratrici. Infatti, Smartest si distingue per una presenza femminili del 90% del personale della sede castellana, molte sono giovani genitori. Per loro e con loro da quando lo stabilimento è sindacalizzato, dal 2016 e dal 2017 l’elezione della prima Rsu Fiom Cgil, abbiamo ottenuto la possibilità di riduzione dell’orario di lavoro e una migliore gestione dei turni nel solco della conciliazione vita-lavoro con un accordo firmato già nel 2018. Dopo l’esperienza della pandemia e middle pandemia, oggi - conclude Baggio -. Smartest è tra le prima aziende ad aver istituito, sempre grazie alla contrattazione con il sindacato, lo smart working strutturale su base volontaria».