Sino a fine ottobre, a San Biagio di Callalta sono in programma alcuni incontri della rassegna di lettura Biblioweek, intitolata “LIBeRI”: un festival che prevede incontri con gli autori, buona musica e laboratori per i bambini. Sabato mattina 14 ottobre alle ore 9.30 in biblioteca comunale (via II Giugno, 45) ci sarà un laboratorio creativo per bambini dal titolo “Crea la tua favola”, lettura animata seguita da un’attività creativa. Ingresso gratuito. Venerdì 20 ottobre alle ore 20.45 nella sala consiliare di piazza Tobagi Stefano Masini presenterà il suo libro “La luce del tramonto”, Piazza Editore, un giallo ambientato nella prima periferia del profondo Nordest, con l’ispettrice Beatrice Scalzi. L’autore sarà accompagnato dal violinista Andrea Iseppi e da Lucia Bortoletto. Ingresso libero e gratuito. Ultimo appuntamento sabato pomeriggio 28 ottobre alle ore 15 con i più piccoli al polo culturale Skholè (in via Postumia Centro, 65 a San Biagio) con il laboratorio Piccoli Brividi per bambini coraggiosi. Ingresso gratuito. Il Festival LIBeRI è un appuntamento fisso nel calendario culturale di San Biagio di Callalta; la nuova Amministrazione comunale vi ha dato un buono slancio in collaborazione con i volontari del Gruppo Biblioteca e la Biblioteca stessa, che ringraziano. Il primo incontro è stato a fine settembre alle scuole medie con l’autore Giovanni Montanaro, durante la Maratona di lettura promossa a livello regionale; i ragazzi hanno letto e interpretato magistralmente alcuni brani de "Il libraio di Venezia". Poi venerdì 13 ottobre Antonella Benvenuti ha presentato il suo libro “I prìncipi di Venezia”, giallo storico sulla saga della famiglia Stucky, che ha alcuni collegamenti con il comune di San Biagio. “Proporre momenti di partecipazione culturale, è per noi importante – dichiarano la sindaca Valentina Pillon e l’assessora a Cultura e biblioteca, Elena Pagotto - perché chi partecipa alla vita culturale diventa consapevole della propria impronta culturale, sviluppa spirito critico e soddisfa il bisogno dell’essere umano di essere culturalmente attivo. Di quanto sia grande questo bisogno ce ne accorgiamo in particolare quando le opportunità di partecipazione sono limitate, motivo per cui l’Amministrazione pone massima attenzione a questo aspetto”.