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Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità Riese Pio X

San Pio X: messa in Duomo con il patriarca, poi l'arrivo nella sua Riese

Sabato di celebrazioni per la peregrinatio corporis di Papa Giuseppe Sarto. Ricordate anche le vittime della strage di Mestre. Il messaggio del patriarca di Venezia: «Guardiamo al Papa come uno di noi, non come un superuomo»

Sono entrate nel vivo sabato 7 ottobre le celebrazioni per la "peregrinatio corporis" di San Pio X la cui salma è arrivata a Treviso nella giornata di venerdì. Prima dell'arrivo nel paese natale del Pontefice, Riese Pio X, in Duomo a Treviso è stata celebrata la santa messa alla presenza del patriarca Moraglia nel 120esimo anniversario dell'elezione a Papa di Giuseppe Sarto. Tra le autorità erano presenti il sindaco di Treviso, Mario Conte, il prefetto, Angelo Sidoti, il questore, Manuela De Bernardin Stadoan, il presidente della Provincia, Stefano Marcon, il sindaco di Riese, Matteo Guidolin e il presidente della Camera di Commercio, Mario Pozza.

Messa Treviso Pio X_Moraglia2

Nel suo saluto iniziale il Vescovo di Treviso, Michele Tomasi, ha ringraziato i confratelli vescovi, le autorità civili e militari e tutti i fedeli presenti. «Sono giorni in cui siamo chiamati a vivere santità, missione e pace, aspetti su cui molto san Pio X si è speso. Una figura, la sua, che ci chiama a essere testimoni radicali credibili». Il Vescovo ha anche ricordato il tragico incidente di Mestre e chiesto l'intercessione di san Pio X affinché porti conforto a quanti sono nel dolore.

Messa Treviso Pio X-2

Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha invece detto nella sua omelia: «Giuseppe Melchiorre Sarto è un figlio che oggi ritorna nella Chiesa al cui fonte battesimale fu generato in Cristo e vi ritorna con l’insegna più bella di cui un cristiano possa fregiarsi che non è l’esser stato Sommo Pontefice ma aver esercitato, in modo eroico, le virtù cristiane; Giuseppe torna a Treviso con l’insegna della santità. È un battezzato di questa Chiesa, nato in questa terra, in un paese che oggi porta il suo nome, Riese Pio X, che torna nella Chiesa dove visse fino all’età di quasi cinquant’anni, svolgendovi il ministero sacerdotale con profondo zelo e stile di vera umiltà. Guardiamo, allora, a Pio X come ad uno di noi e non a un “superuomo”; è un battezzato a cui il Signore ha usato una particolare misericordia. San Pio X fu un Papa "riformatore" e tale rimane, al di là delle differenti connotazioni con cui talora lo si dipinge nei confronti della “modernità”. Sì, alla fine, “riformatore” risulta essere il termine più idoneo per comprenderne al meglio la figura. Quest’uomo, che non aveva titoli accademici, mise mano alla riforma della Curia Romana, che, per taluni aspetti, risentiva ancora del potere temporale. Portò avanti la riforma del diritto nella Chiesa e iniziò quel lavoro immane che condurrà, sotto il suo successore, Benedetto XV, alla promulgazione del Codice di Diritto Canonico. L’auspicio è che questa peregrinatio sia per il nostro popolo un tempo di preghiera, di catechesi e di carità»

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