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Scuola di Reportage Goffredo Parise: 46 studenti a lezione dal videomaker

Proposta per il secondo anno, propone un’esperienza unica in Italia per sperimentare sul campo le diverse fasi della costruzione di un lavoro

Come si gira un reportage? La disponibilità dei soggetti da filmare, l’accessibilità alle location e la fattibilità delle riprese sono punti importanti preliminari, ma bisogna allenare lo sguardo e conoscere l’importanza della composizione. A confrontarsi con la competenza del videomaker sono i 46 studenti della Scuola di Reportage Goffredo Parise di Treviso. Provenienti da quattro istituti del territorio, il Liceo Duca degli Abruzzi, il Collegio Pio X e il Liceo Leonardo Da Vinci di Treviso e il Liceo Berto di Mogliano Veneto, per due giorni hanno lavorato insieme per una nuova tappa del percorso che fino a maggio li porterà a realizzare un racconto-inchiesta.

Coordinata da Maria Rosaria Nevola, la scuola nasce in seno al Premio Goffredo Parise per il Reportage e grazie al sostegno della Regione del Veneto, della Provincia di Treviso e dei Comuni di Treviso, Salgareda, e Ponte di Piave, del Soroptimist International – Club di Treviso e di Banca Prealpi. Proposta per il secondo anno, propone un’esperienza unica in Italia per sperimentare sul campo le diverse fasi della costruzione di un lavoro, dalla ricerca del tema allo studio delle fonti, dal piano di riprese alle tecniche di filmaking, dalla scrittura fino al montaggio e all’edizione.

«Nell’immaginare la Scuola di Reportage mi sono ispirato a Joseph Pulitzer che all’inizio del secolo scorso rese possibile la nascita della Scuola di giornalismo della Columbia University – racconta Antonio Barzaghi, direttore artistico del Premio Goffredo Parise - Al di là della conoscenza, al di là delle notizie, al di là dell’intelligenza, il cuore e l’anima di un giornale albergano nel suo senso morale, nel suo coraggio, nella sua integrità, nella sua umanità, nella sua dedizione al bene comune, nella sua indipendenza. E concludeva affermando che senza tutto questo vi potranno essere brillanti giornalisti, ma mai nessuno davvero grande e degno di onore».

Poichè il modo migliore per capire (e imparare) è vedere, sono molti i reportage visionati durante il laboratorio, per prestare attenzione a come sono girate le scene, alla scelta delle inquadrature e delle immagini. Con la guida di Lisa Iotti, inviata di PresaDiretta, «Rai 3», sono docenti Antonella Serrecchia, content producer per Chora, società di podcast fondata da Mario Calabresi, Alessandra Frigo, autrice della trasmissione Piazzapulita, «La7». Con il contributo di Massimiliano Torchia, videomaker di PresaDiretta, il programma entra nel vivo del set e del linguaggio: come funzionano telecamera, microfono e luci? Come funziona l’allestimento? Come mettere l’intervistato a proprio agio? I partecipanti si metteranno in gioco attraverso esercitazioni pratiche, in gruppi, mettendo in pratica quello su cui hanno lavorato nei mesi scorsi girando immagini, interviste, situazioni.

Scuola di Reportage Goffredo Parise_3-2

Partita a dicembre, con sede a Santa Caterina, la scuola prosegue fino a maggio. Il programma si svilupperà attraverso i temi del montaggio, direttamente sui materiali girati dai partecipanti, insieme a Sebastiano Mancinelli, editor del programma Piazzapulita. Gli studenti impareranno a tagliare le interviste e a lavorare sulla corrispondenza tra immagini e testo, con attenzione all'uso delle musiche, dalla colonna sonora all’audio ambiente. Incontreranno inoltre Riccardo Staglianò, giornalista, saggista, studioso di nuove tecnologie e del loro effetto sulla società, inviato per «Il Venerdì di Repubblica», per conoscere come nascono i suoi reportage,  da cui ogni volta torna con un lungo pezzo scritto, un  video per il sito, un podcast ed esplorare la nuova figura del giornalista, a suo agio con i vari linguaggi.

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