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Rifiuti nel Sile, riattivato lo "Sgrigliatore" della centrale idroelettrica

L'impianto è tornato in funzione nella mattinata di mercoledì 3 maggio. Il funzionamento e il piano di gestione avranno importanti risvolti sia dal punto di vista ambientale che turistico del lungo Sile

È stato riattivato mercoledì mattina, 3 maggio, l’impianto per la rimozione dei rifiuti solidi galleggianti, rimesso in funzione grazie all’accordo di cooperazione (siglato nel 2022) per il decoro e la fruibilità delle aree e dei percorsi naturalistici del Parco naturale regionale del fiume Sile.

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Si tratta di un'attività che renderà maggiormente fruibile e attrattiva l’area fluviale del Sile con importanti benefici ambientali e turistici. Il Comune di Treviso, capofila del tavolo di concertazione “Sile Nostro”, istituito dalla Prefettura e tramite l’assessorato ai Lavori Pubblici, ha sottoscritto - insieme agli altri Comuni rivieraschi (Casale sul Sile, Casier, Istrana, Morgano, Quinto di Treviso, Roncade, Silea, Vedelago), l’Ente Parco Sile, Consiglio di Bacino Priula, Contarina e Genio Civile - l’accordo per il riavvio dell’impianto (con il contributo della Regione Veneto di 97.063 euro) e per la sua gestione, iniziata ufficialmente oggi dopo 20 anni di inattività. L'impianto permette la rimozione e l’allontanamento di sfalci erbosi, tronchi e rami ma anche rifiuti che galleggiano sulle acque del fiume Sile, in corrispondenza della centrale idroelettrica di Silea. Si stima una produzione di circa 1.500 tonnellate annue di rifiuti, che saranno poi smaltiti con una spesa ripartita tra i Comuni del Consiglio di Bacino Priula, in base al numero di abitanti e all’esposizione lungo il Sile, e altri soggetti – Ente Parco Sile, Consorzi di Bonifica Piavesella e Acque Risorgive e gestori delle centrali idroelettriche presenti lungo il fiume SIED Spa e Enel Green Power srl. 

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