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"Non è scuola, non è lavoro": gli studenti trevigiani in mobilitazione per Lorenzo Parelli

Tutta Italia si mobilita per il giovane studente travolto da una putrella in acciaio nell'ultimo giorno del suo stage in fabbrica in provincia di Udine

Tutta Italia si mobilita per Lorenzo Parelli, giovane studente travolto da una putrella in acciaio nell'ultimo giorno del suo stage in fabbrica, alla Burimec di Lauzacco di Pavia, in provincia di Udine. L'ennesimo incidente mortale in un luogo di lavoro, aggravato dal fatto che la morte sia avvenuta all'interno di un percorso scolastico obbligatorio. ''Venerdì mattina tanti di noi raggiungeranno la manifestazione ad Udine per ricordare Lorenzo e tutti coloro che hanno perso la vita nei posti di lavoro" dichiara Davide Gasparello, della Rete degli Studenti Medi di Treviso. "La morte di un ragazzo, di uno studente, non può passare in sordina. Vogliamo ricordare Lorenzo e indurre istituzioni e opinione pubblica ad una seria riflessione politica rispetto ai percorsi scuola-lavoro offerti a noi studenti, per evitare che una tragedia del genere possa accadere di nuovo. Gli stage spacciati per formativi e i PCTO non sono scuola, non sono lavoro - continua Gasparello - Sono spesso sfruttamento e manodopera gratuita. Sono il nostro ingresso in un mondo del lavoro precario e senza tutela, al quale ci abituano fin da ragazzi".

"Solo nel 2021 sono state più di 1400 le vittime del lavoro e questo è inaccettabile - dichiara Marco Nimis, Coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi del Veneto - In Italia al momento si muore svolgendo uno dei diritti fondamentali della Costituzione: il lavoro. E' il momento di dire basta e denunciare la sistematica assenza di tutele, lo dobbiamo a tutti coloro che non hanno fatto ritorno a casa dopo essere andati a lavorare. Per questo è necessario che sia potenziata l'attività di controllo e prevenzione nei luoghi di lavoro, portando la sicurezza ad essere suo presupposto fondamentale". Il presidio sarà allargato a tutta la cittadinanza, le adesioni sono aperte e qualsiasi organizzazione è ben accetta, gli organizzatori chiedono solo che non vengano esposti simboli durante l'azione.

''Come realtà studentesca cittadina non possiamo rimanere in silenzio quando a perdere la vita in un percorso duale scuola/lavoro è un nostro coetaneo - conclude Davide Gasparello - Vogliamo esprimere un messaggio di vicinanza e cordoglio a Lorenzo, alla sua famiglia e ai compagni, per ribadire che perdere la vita mentre si lavora non è più tollerabile, e quando accade a un ragazzo di 18 anni all'interno del suo percorso di studi bisogna sentire la responsabilità di prendere una posizione e unire le voci".

Nel frattempo anche l'Assemblea Fiom nazionale oggi ha deciso l'adesione in tutta Italia alle due ore sciopero per venerdì 28 gennaio 2022 per chiedere fine scuola lavoro dopo la morte dello studente in fabbrica Udine. L’Assemblea Organizzativa della Fiom-Cgil impegna poi tutta l’organizzazione, ad ogni livello, dai territori ai luoghi di lavoro, nel richiedere la cancellazione dell’obbligo di alternanza scuola lavoro nell’ultimo triennio delle scuole superiori, per impedire forme di lavoro gratuito e sfruttamento a cui sono sottoposti giovani e giovanissimi e per coinvolgere le delegate e i delegati metalmeccanici nella più generale vertenza per la difesa del diritto allo studio e di un lavoro "che è tale solo se è retribuito e con i diritti".

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