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Domenica, 28 Aprile 2024

Studio di fattibilità per il tram: «Collegherà Treviso ai comuni limitrofi»

Il sindaco Mario Conte interviene sul progetto che punta a riportare il tram in città: «Dialogo in corso con un'azienda privata francese interessata a realizzare l'opera». Pareri favorevoli anche dall'opposizione: «Occasione da non perdere»

Collegare il centro di Treviso ai comuni dell'hinterland riportando in città il tram. Questa l'idea, nell'ottica del progetto della Grande Treviso, che sarebbe stata proposta nei giorni scorsi all'amministrazione comunale dai vertici di una grossa società privata francese, interessata al progetto di riportare il tram nel capoluogo della Marca. Il servizio, già presente in altre città del Veneto come Padova e Venezia, sembra aver trovato il parere favorevole della Giunta.

Mercoledì 24 gennaio il sindaco Conte ha dichiarato: «Siamo in una fase di dialogo per discutere di un eventuale studio di fattibilità. Innegabile però che il tram, oltre a essere un mezzo alternativo a bus e auto, rappresenterebbe una vera e propria svolta per la mobilità in città. Penso che questo progetto abbia però senso solo se coinvolgeremo anche i comuni limitrofi. Una linea che raggiunga e colleghi: stazione, scuole, aeroporto e comuni dell'hinterland cambierebbe la vita della comunità e di chi ogni giorno si muove in macchina o bus per raggiungere Treviso - spiega Conte -. Ridurre traffico e inquinamento rimangono le priorità, certo vanno ben valutate condizioni e difficoltà che un progetto come questo può incontrare e, nel caso, avvieremo un dialogo con la comunità e i cittadini. Il quarto lotto della Tangenziale darà già un'importante contributo alla riduzione del traffico sul Put. Con le sole risorse del Comune realizzare un progetto come quello del tram sarebbe impossibile - chiude il sindaco -. Ben venga quindi la proposta dell'azienda francese. Nel caso il progetto andasse in porto l'idea è coinvolgere i comuni limitrofi, l'azienda di trasporto pubblico e tutti i protagonisti della città, a partire dai residenti».

Il Pd: «Occasione da non perdere»

La proposta sul tavolo del sindaco Conte e dell'assessore De Checchi per far arrivare, anche a Treviso, una o più linee di tram piace anche all'opposizione. Il consigliere comunale del Partito Democratico, Marco Zabai, la commenta così: «Un'importante occasione per la nostra città che, se concretizzata, ci farebbe finalmente colmare il pesante ritardo che abbiamo rispetto ad altri capoluoghi del Veneto, come Padova e Venezia, portandoci al pari di altre città europee della nostra stessa grandezza, che vedono tale servizio esistente da anni. Per Treviso sarebbe poi un felice ritorno, visto che una rete tranviaria trevigiana è esistita fino al 1938. Siamo convinti che un’infrastruttura di mobilità pubblica elettrica, capace di offrire un’alternativa efficiente e sostenibile all’uso dell’auto, tanto più se estesa ai comuni contermini, possa essere un contributo fondamentale alla riduzione dell’inquinamento a Treviso, al miglioramento della viabilità ma anche allo sviluppo economico del nostro territorio. Pensiamo solo a Padova, dove già solo per la realizzazione delle nuove linee del tram stanno lavorando aziende padovane, vicentine e veronesi, e di come tale progetto abbiamo portato ad un aumento di valore di intere aree della città. Ora che questa offerta è sul piatto, non si deve perdere ulteriore tempo: bisogna infatti definire al più presto il progetto, così da metterci in condizione di partecipare il prima possibile ai bandi di finanziamento nazionali ed europei, come il bando “Avviso 3” del Ministero delle Infrastrutture previsto in uscita nei prossimi mesi. Farci trovare pronti è essenziale, tanto più che è già stato un peccato aver perso il treno del PNRR su questo, di cui un potenziale progetto per il tram avrebbe sicuramente beneficiato (richiamando ancora una volta Padova, l’amministrazione della città del Santo ha ricevuto dal Piano quasi mezzo miliardo di euro proprio per le nuove linee Sir 2 e Sir 3).  Siamo disponibili a dare il nostro contributo affinché questa proposta diventi realtà - conclude Zabai -, in quanto pensiamo che possa essere un bene per Treviso. Non lasciamoci scappare questa importante occasione e realizziamola al meglio».

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