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Domenica, 28 Aprile 2024

Caso bando dei parcheggi, De Checchi: «Attacchi volgari». Conte: «Pretendiamo le scuse»

Ca' Sugana fa quadrato attorno agli uffici che si occupano delle gare d'appalto: 259 quelle bandite dal 2018 con tre soli ricorsi, nessuno per errori addebitabili ai dipendenti. Invocato l'intervento dei sindacati per replicare agli attacchi di Pd e De Nardi

Dal luglio 2018 fino a oggi sono state 259 le gare bandite da Ca' Sugana e solo tre sono state oggetto di ricorsi: in un caso è stato respinto, in due accolto ma per errori non addebitabili agli uffici comunali ma per comportamenti di uno dei ricorrenti. Una performance eccellente che Ca' Sugana ha voluto ribadire e difendere con forza alla luce delle feroci polemiche sul ricorso del bando della sosta in città che ha visto l'opposizione scagliarsi contro l'amministrazione comunale e i suoi uffici. Oggi, 20 marzo, in una conferenza che si è svolta in mattinata a Ca' Sugana, il sindaco Mario Conte e l'assessore Andrea De Checchi hanno fatto quadrato attorno ai dipendenti, ritenendo «volgari» gli attacchi espressi da una parte dell'opposizione, principalmente Pd e da Giorgio De Nardi. Dal canto suo il sindaco ha chiesto loro scuse pubbliche e ai sindacati un intervento per difendere l'operato dei dipendenti comunali. «Vogliamo tutelare il lavoro splendido ed egregio dei nostri uffici» ha spiegato De Checchi prima di citare i numeri sui bandi «troviamo sia inaccetabile e per alcuni versi volgare che per questioni di natura politica si attacchi la macchina amministrativa. Chi ha fatto determinate dichiarazioni si scusi: l'1,2% dei contenziosi non è neppure dovuto alla macchina comunale».

«Dispiace quando la politica invade il campo delle competenze dei dipendenti comunali» ha aggiunto Conte «ho letto degli attacchi davvero scomposti da parte del Pd e di De Nardi: la struttura comunale è performante e tutti ce la invidiano. Fino a quando non chiederanno scusa pubblicamente con i dipendenti, i rapporti tra maggioranza e opposizione resteranno congelati».

La vicenda dell'assegnazione dell'appalto per la gestione dei parcheggi subirà ora un inevitabile rallentamento. «La sentenza è stata notificata ieri, da adesso decorre un termine per proporre appello in Consiglio di Stato» ha detto De Checchi «ora vedremo come orientarci e capiremo come gestire questo secondo grado di giudizio dovesse essersi. In ogni caso l'appalto sarà decisamente rapido perchè si potrà andare a scorrimento di graduatoria e quindi incaricare il secondo di procedere. Realisticamente già per settembre potremmo avere il nuovo gestore della sosta».

«Non capisco perché si debba coinvolgere la macchina amministrativa in un dibattito politico. Spiace che Conte scarichi tutte le responsabilità sui suoi dirigenti, io penso invece che sindaco e giunta abbiano un ruolo di coordinamento e di direzione dell'amministrazione, che oggi sta mancando» commenta Stefano Pelloni, consigliere comunale del Pd «Penso invece che le responsabilità del ritardo con cui si è arrivati all'appalto del bike sharing sia politica, penso che la responsabilità del park Miani gratis da mesi sia politica, penso che la responsabilità di avere una società dei parcheggi in proroga dal 2021 sia politica». «Dopodiché la macchina amministrativa» continua Pelloni «ha bisogno di essere guidata, coordinata e seguita nelle scelte amministrative, non abbandonata a se stessa: quindi Conte risponda dello stallo delle scelte in materia di mobilità in città e non scarichi le responsabilità sui suoi dirigenti, che rispondono all'indirizzo che decidono Sindaco e Giunta».

«All’ultimo consiglio comunale del giorno 14 marzo è stata approvata dalla maggioranza il riconoscimento di un debito fuori bilancio di circa 17.000€ per il rimborso di spese di lite che il Comune di Treviso dovrà pagare a seguito di quattro cause civili perse al TAR contro dei privati cittadini» rincara la dose il consigliere comunale Giorgio De Nardi «Purtroppo ho notato che succede spesso: il Comune perde le cause e i danni causati alle casse pubbliche crescono, dando particolarmente fastidio perchè sono soldi buttati. Al costo di questi brucianti rimborsi vanno sommate le conseguenze negative legate a queste soccombenze causate da una Amministrazione che non riesce a guidare la città come vorrebbe e dovrebbe. Le cause potrebbero essere evitate con il buon senso, la prevenzione e la negoziazione, eliminando così anche il problema dei ritardi dovuti ai tempi del processo legale. Altri due esempi: 1) E’ di ieri la notizia che l’assegnazione dell’appalto per la gestione dei parcheggi pubblici a Park It e Global Park Solution è stato ribaltato dal TAR per una grave irregolarità. Ciò significa che probabilmente entreremo nell’ennesimo contenzioso legale che congelerà il sistema dei parcheggi della città al penoso stato attuale per un tempo non prevedibile. Ci aspetta un altro calvario? 2) L’appalto per la sostituzione dell’illuminazione pubblica è stato assegnato nel 2018 ma anch’esso si è subito impantanato nell’ennesimo ricorso legale che ha tenuto sospeso a lungo l’indispensabile aggiornamento alle nuove tecnologie led. Da allora, a tutt’oggi, non si è mosso nulla. E’ stato annunciato che i lavori partiranno ad aprile 2024, con sei anni di ritardo. Ci contiamo, ma la città nel frattempo è rimasta al buio, in tutti i sensi. Il prossimo grande rischio sarà purtroppo il Park Vittoria, visto il micidiale cocktail di concomitanti elementi negativi. L’utilità dell’opera è come noto assai controversa, mentre l’impatto che comporterà è certamente pesantissimo. I rischi sono evidenti, i costi e i vincoli enormi, ma l’azione della giunta resta rigorosamente determinata e segreta. Risultato? La cittadinanza non lo vuole. Così ci stanno spingendo a forza nel buco nero dello scavo, senza che nessuno sia riuscito ancora a farli ragionare. Toccherà ancora una volta al TAR e al Tribunale Civile? Pagheremo sempre noi? Un anno fa definii il Sindaco Conte un buon amministratore di condominio, ma devo correggermi e chiedere scusa alla categoria.  Amministrare bene una comunità significa ascoltarla e dialogarci, prevenire anziché correggere, negoziare e trovare larghi accordi piuttosto che scatenare litigi. Dalla sua Giunta Treviso si aspetta una guida strategica, trasparenza, prevenzione e tanto buon senso verso la cittadinanza, non un autocrazia che si infila alla cieca così spesso in conflitti legali dai quali poi non riesce a uscire».

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