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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Bombardamento del 7 aprile, Federico Caner: «Da Treviso parta un messaggio di pace»

L'assessore regionale al turismo oggi 7 aprile sarà presente alla commemorazione del tragico evento. «Dopo quel tragico e triste momento - dice - definito dai giornali del tempo ‘passione di Cristo e di Treviso’, la città, come l’araba fenice, è risorta ed è diventata quella che oggi è conosciuta in tutto il mondo per le sue imprese

«Per la città di Treviso questo anniversario ha un significato profondo: il 7 aprile rappresenta la data in cui il centro finì sotto il più pesante dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, perse la sua immagine medievale e l’anima degli abitanti della Marca è rimasta segnata da una ferita insanabile. Quel tragico venerdì santo del 1944 ha impresso un segno profondo sull’intero capoluogo e i suoi abitanti, che all’indomani hanno saputo però rimboccarsi le maniche e hanno ricostruito, mattone su mattone, il paese che oggi tutti noi conosciamo».

Così l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, che oggi sarà presente alle celebrazioni, ricorda l’anniversario del bombardamento alleato che colpì Treviso il 7 aprile 1944 e le 1600 vittime fra i civili.

«Dopo quel tragico e triste momento, definito dai giornali del tempo ‘passione di Cristo e di Treviso’, la città, come l’araba fenice, è risorta ed è diventata quella che oggi è conosciuta in tutto il mondo per le sue imprese legate, come quelle dello sport system, la produzione enologica della provincia, la qualità della vita e l’affermazione economica – prosegue Caner -  specialmente in questo delicato momento internazionale, con il coinvolgimento di molte famiglie e bambini innocenti, di tutte le nazioni, che non riescono nemmeno a immaginare quale sarà il loro futuro e la terra in cui potranno crescere, da Treviso lanceremo un messaggio forte di pace che possa arrivare in tutti i luoghi colpiti oggi da tragedie simili».

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