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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Case popolari, modificata la legge regionale: «Ai comuni due alloggi per finalità sociali»

Venerdì 15 settembre il seminario dell’Associazione Comuni Marca Trevigiana per illustrare le nuove opportunità per fronteggiare le emergenze sociali e non solo. Risposte rapide alle emergenze abitative che i sindaci devono affrontare

Si è tenuto venerdì 15 settembre il seminario organizzato dall’Associazione Comuni della Marca Trevigiana e dal Centro Studi dedicato alla modifica alla Legge Regionale 39/2017 che offre nuove possibilità ai Comuni.

La modifica introdotta assicura, nell’ambito dell’attribuzione di alloggi per finalità sociali da parte dei Comuni, due alloggi da destinare a progettualità sociali. Per dare concretezza alla possibilità aperta dalla recente modifica normativa, gli enti sono chiamati a stilare un accordo di programma con Ater, autorizzati dalla Regione Veneto. Al seminario sono intervenuti Paola Roma, presidente dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana, Marco Della Pietra, presidente del Centro Studi Amministrativi della Marca Trevigiana, Federico Pigozzo, direttore lavori pubblici della Regione Veneto, Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Mario Conte, sindaco di Treviso, Mauro Dal Zilio, presidente di Ater Treviso, Olivieri Beni, vicepresidente della Fondazione di Comunità della Sinistra Piave, Gianluca Fraioli, coordinatore Uil veneto per conto delle sigle sindacali.

I commenti

«Come Associazione Comuni e Centro Studi abbiamo lavorato con grande energia per arrivare a questa opportunità che viene ora offerta ai Comuni, per la quale non posso che ringraziare la Regione Veneto nella figura dell’assessore Corazzari e del dirigente Pigozzo: due alloggi a tutti i Comuni per finalità sociali, che magari potranno così riaprire strutture chiuse o riattare immobili di loro proprietà coi fondi di bilancio dedicati - le parole della presidente Paola Roma -. Si potrà dunque assegnare in base a un progetto di finalità sociale approvato dalla Regione, in convenzione con Ater, non per forza legato alla stretta emergenza abitativa ma anche ad altre situazioni di ambito sociale che il Comune può decidere in autonomia. Grazie dunque al gruppo di lavoro che ha portato a questo risultato, su spinta del Comune di Treviso che ha affidato all’Associazione Comuni questa missione abitativa. Ora lavoreremo in quadra anche con i sindacati e Fondazione di Comunità. Un piccolo primo passo ma un grande cambiamento, con Ater al nostro fianco, in questo lavoro di squadra portiamo avanti insieme come territorio».

«Ringrazio l’Associazione Comuni per questa iniziativa importante sul tema della casa, assieme a Regione e Ater - ha aggiunto il sindaco di Treviso, Mario Conte -. Questa modifica offre grandi possibilità, soprattutto ai comuni più piccoli, e mi auguro sia solo il primo passo verso un cambiamento ancora maggiore: io sono per un nuovo piano casa, un co-housing sociale. Oggi magari non abbiamo tutti gli strumenti per dare risposte a tutte le esigenze, ma sono sicuro che come in questo caso, col dialogo e il confronto costruiremo un nuovo piano casa regionale efficiente e al passo coi tempi».

«Questa è una nuova opportunità che mette a disposizione dei Comuni la possibilità di assegnare due appartamenti all’edilizia residenziale pubblica, gestiti poi da noi insieme ai Comuni in collaborazione con gli altri attori della casa. Si potrà dare così una risposta rapida a quelle tante necessità sociali che ogni giorno i sindaci affrontano. Ater è al loro fianco» ha concluso Mauro Dal Zilio. Sono intervenuti poi anche Oliviero Beni della Fondazione di Comunità della Sinistra Piave, che ha portato l’esempio del fondo di garanzia quale incentivo all’affitto di alloggi, e Gianluca Fraioli per conto dei sindacati, ribadendo il valore sociale dell’iniziativa per il bene delle famiglie e dei lavoratori che necessitano di trovare casa.

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