Più controlli, formazione oltre ad una maggiore collaborazione tra enti. Sono le principali proposte emerse nel corso delle audizioni svolte oggi, 23 novembre, in Prefettura a Treviso dalla commissione parlamentare d'inchiesta del Senato su condizioni, sfruttamento e sicurezza sul lavoro, composta dal presidente Celestino Magni, da Marco Dreosto e Luigi Spagnolli. I parlamentari hanno visitato in mattinata lo stabilimento della "Bocon" di Pieve di Soligo (teatro la scorsa settimana della tragica morte di Anila Grishaj), accompagnati dai dirigenti dell'azienda, e nel pomeriggio hanno incontrato i vertici di Inail, Ulss 2, Spisal, ma anche di Confindustria e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. La delegazione ha lasciato la Marca con molti spunti per una futura proposta normativa che dovrà affrontare i temi del lavoro e mettere fine o almeno limitare la lunga serie di tragedie che anche quest'anno si sono ripetute. L'ultima in ordine di tempo proprio quella costata la vita alla 26enne di origini albanesi. «Registriamo un calo lieve degli infortuni ma un incremento di incidenti mortali» ha commentato il presidente Magni «abbiamo registrato, discutendo con i soggetti interessati, un limite evidente sulla questione dei controlli, il personale è poco e sono limitati: non risolverebbe tutti i problemi ma sarebbe un elemento importante». Punti critici (anche se la cronica carenza dello Spisal non è certo una notizia) ma anche proposte nel corso dei colloqui. «Tutti ci hanno denunciato il fatto che serva una collaborazione maggiore che in parte si fa, nella governance di chi fa cosa" chiude Magni "coinvolgendo i sindacati e gli imprenditori e il tema della formazione. Anche nei macchinari nuovi a volte, come alla Bocon, ci sono rischi che magari non sono conosciuti».