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Passerelle, discese in acqua, riordino dei parcheggi: così rinasceranno le mura di Treviso

Negli obiettivi di Ca' Sugana diventerà un vero e proprio museo all'aria aperta. Il primo stralcio, per la parte est e nord vale 6,9 milioni, la gara d'appalto è già corso ed entro il 30 ottobre sarò stipulato il contratto per dare il via ai lavori che duretanno 527 giorni

La gara d'appalto è già in corso ed entro il 30 ottobre avverrà la stipula del contratto con l'azienda che la vincerà. Poi i lavori al via, entro l'anno, per almeno 527 giorni che andranno ad avviare un piano di riqualificazione più ampio che andranno a cambiare il volto alle mura cinquecentesche che circondano Treviso. «Dal 1509 (quando furono realizzate) si tratta della più imponente opera di restauro dell'opera di Fra' Giocondo»: ha detto senza mezzi termini l'assessore ai lavori pubblici, Sandro Zampese. Quello presentato oggi, 21 settembre, a Ca' Sugana, è il master plan del progetto ma in realtà quello che sarà avviato sarà solo un primo stralcio, finanziato grazie ai fondi del Pnrr e un primo passo per candidare le storiche mura a patrimonio dell'Unesco. «Siamo partiti da un progetto di un parcheggio sotto le mura che era stato voluto dal Partito Democratico durante l'amministrazione Manildo» ha detto il sindaco di Treviso, Mario Conte «e grazie alla sensibilità della comunità e delle associazioni che si sono schierate contro quel piano, è iniziato un percorso condiviso». E per gli altri stralci? «Continueremo a cercare fondi».

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Cosa prevede il Materplan per riqualificare le mura

Il progetto generale (masterplan delle mura) fornisce analisi ed indicazioni di tipologie di interventi nel complessivo sistema bastionato e riguarda il restauro della cortina muraria, la ricucitura dei percorsi esterni alle mura per una fruizione totale rispetto a un percorso ciclopedonale e nuovi elementi di collegamento per i percorsi esterni tramite ponti e passerelle; la valorizzazione dei percorsi apogei ed ipogei, la riqualificazione del sistema difensivo idraulico e la realizzazione del museo delle mura. Inoltre vi è l’analisi delle aree strategiche di prossimo sviluppo connesse alle mura, come le indicazioni per una successiva riqualificazione dell’ex Pattinodromo, la valorizzazione delle porte storiche con particolare rilievo alla Porta Altinia.

Il progetto esecutivo approfondisce il restauro delle porzioni di mura maggiormente compromesse e la progettazione degli spazi pubblici con carattere collettivo ad esse connesse e adiacenti. Sono state individuate le porzioni murarie che necessitano di un intervento prioritario date le loro condizioni: la parte nord e la parte est. Queste saranno oggetto di una pulizia capillare e di un’opera di consolidamento del tratto murario mediante tecniche di restauro conservativo che ne permettano il mantenimento e le preservino dall’attacco di agenti vegetativi.

Sarà riqualificato anche l’intero percorso golenale, con l’obiettivo di renderlo fruibile da parte di tutti con un sistema di percorsi pedonali e passerelle metalliche. Vi saranno inoltre interventi testimoniali delle preesistenze murarie negli attuali varchi (segni a terra), la valorizzazione e connessione degli accessi museali già esistenti; il recupero dei punti di accesso all’acqua, quali scalinate e percorsi, la valorizzazione del Ponte de Pria, chiave di volta del sistema difensivo la riqualificazione della zona del Portello con la memoria dell’antica Pallada.

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«Questa opera di restauro è la più imponente da quando le mura sono state realizzate, cioè dal ‘500 e permetterà, dopo l’accurata pulizia complessiva di intervenire con le tecniche del restauro conservativo sulla cortina muraria, con pavimentazioni drenanti sulle aeree golenali connesse da passerelle metalliche e la valorizzazione dei percorsi d’acqua, vero sistema difensivo di Treviso» spiega l’assessore Sandro Zampese. «Tale progetto, sviluppato da H&A, Pool Engineering e Studio di Architettura Adriano Verdi, ha codificato, in accordo con la Soprintendenza, la tipologia e le caratteristiche tecniche dei singoli interventi che nelle fasi lavorative verranno, di volta in volta, monitorati. Altre tematiche affrontate dal progetto definitivo riguardano la progettazione del verde condotta dallo studio Agriplan e l’analisi e progettazione illuminotecnica dell’architetto Claudia Bettini così da raggiungere una visione organica al fine di valorizzare le mura di Treviso sia sul piano paesaggistico sia su quello monumentale».

«Le nostre Mura diventeranno non solo un luogo fruibile tutto l’anno e a 360 gradi, ma un vero e proprio museo a cielo aperto, con percorsi tematici e un percorso didattico fra le Porte principali, che vuole dare la possibilità di scoprirle e apprezzare le peculiarità del capolavoro di Fra’ Giocondo», le parole del sindaco Mario Conte. «L’obiettivo finale è quello di creare una rete con le altre difese veneziane diventati siti Unesco, Palmanova e Peschiera del Garda. Treviso vanta un patrimonio architettonico di rara bellezza e con questo intervento vogliamo riconsegnare alla Città un pezzo di storia e della nostra identità». 

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