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Lunedì, 29 Aprile 2024

Sulle strade della Marca si chiude un anno nero: 73 vittime e 1036 patenti ritirate

Il bilancio stilato dalla Prefettura: il totale dei reati è diminuto dell'8% rispetto al 2021 e del 4% nel confronto con il 2019. I furti in abitazione sono crollati del -29% rispetto allo scorso anno e del -37% rispetto a prima della pandemia. Ripreso il flusso di migranti: a fine 2021 erano 592 quelli ospitati degli 8 Cas attivi della provincia, oggi sono 917

La Marca resta una provincia sicura e chiuderà l'anno 2022 con un calo del numero di reati dell'8% rispetto al 2021 e del 4% rispetto al 2019. E' quanto ha voluto sottolineare con forza il Prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, snocciolando i numeri del bilancio relativo all'attività delle forze dell'ordine. Tra le note positive c'è il netto calo dei furti in casa (calati del 29% rispetto allo scorso anno e del 37% nel confronto con due anni fa) con un lieve aumento solo di scippi e rapine improprie. «Il 60% degli autori dei reati contro il patrimonio vengono scoperti e questo senza dubbio è un dato positivo»: ha sottolineato il comandante dell'Arma provinciale, Roberto Ribaudo. Curiosamente sono in netto calo rispetto al 2021 anche le truffe e le frodi informatiche (-17%), aumentate però nel raffronto con il 2019. La provincia è inoltre sempre più "videosorvegliata": nel corso dell'anno infatti il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ha dato il via a dodici progetti per l'installazione di telecamere nei Comuni di Asolo, Casale sul Sile, Castelfranco Veneto, Conegliano, Moriago della Battaglia, Ponzano Veneto, Preganziol, Roncade, San Biagio di Callalta, Villorba e Vittorio Veneto.

«Treviso è la più sicura a livello regionale, questo ci fa piacere, è un carico di responsabilità, ringrazio il Prefetto e le forze dell'ordine per la grande sinergia, anche con le polizie locali dei vari Comuni» ha commentato il sindaco di Treviso, Mario Conte «Ovviamente però questi dati possono essere ancora migliorati e noi stiamo lavorando per continuare costantemente a migliorarli perchè significa alzare l'asticella della qualità della vita e soprattutto combattere anche il fenomeno della percezione di sicurezza con cui certi episodi vanno a minare la percezione di sicurezza dei propri cittadini che non si sentono più sicuri nei loro quartieri, nelle loro abiutazioni. Questo è l'elemento che ci spinge a continuare ad investire nelle videocamere di sorveglianza, nel continuare a chiedere maggiori agenti di polizia, maggiori carabinieri ma devo dire che con gli organici che hanno le nostre forze dell'ordine e la professionaliutà dei nostri comandante risultati ci sono, si vedono e sono sodddisfacenti».

La strage sulle strade, ritirate due patenti al giorno per  guida in stato di ebrezza

L'anno che va concludendosi sarà purtroppo ricordato come quello delle 73 vittime sulle strade della Marca, ben dieci in più rispetto al 2021. La Prefettura e le forze dell'ordine hanno intensificato i controlli sulle strade, con il risultato di un netto incremento delle patenti ritirate che nel corso del 2022 sono state 1.036, quasi tre al giorno: per 718 automobilisti la sospensione del titolo di guida è dipeso dal tasso alcolemico troppo elevato, 42 per alterazione da sostanze stupefacenti, 23 per omissione di soccorso e 253 per altre violazioni al codice della strada che prevedono il ritiro come sanzione accessoria. Le patenti revocate sono state ben 73. «E' avvilente, non so più che termini utilizzare per l'emergenza in corso»: ha detto sconfortato il Prefetto Angelo Sidoti. I vigili del fuoco di Treviso, nel corso dell'anno in corso, sono dovuti intervenire su più di 950 incidenti stradali causati da alcol ma anche dalla disattenzione e dall'uso dello smartphone. «Un dato che ci deve far riflettere su come si guida»: ha sottolineato il comandante Giuseppe Costa. «C'è bisogno di una mobilità consapevole. Non possiamo militarizzare le strade, la scocca dell'auto è un'armatura effimera, questo va capito»: così il comandante della polizia stradale, Simone Morello.«E' un problema che va affrontato come comunità, servono ulteriori soluzioni all'opera di sensibilizzazione che già stiamo facendo»: chiosa Mario Conte.

Il tavolo delle forze dell'ordine

Migranti, aumentano in arrivi: preoccupa il 2023

Nel 2022 sono ripresi normalmente i flussi migratori e gli effetti sugli otto Cas della provincia sono già evidenti. A fine 2021 erano 592 i migranti ospitati in provincia mentre oggi sono ben 917 (325 in più). "Laddove il trend di arrivi di migranti registratosi negli ultimi anni dovesse consolidarsi nel 2023, potrebbero verificarsi criticità nell'assicurare l'immediata accoglienza, specie dei migranti che si presentano spontaneamente presso gli uffici della Questura": così recita il comunicato diramato dalla Prefettura che sottolinea come nell'anno in corso siano stati 104 quelli che sono presentati all'Appiani dopo aver attraversato il confine terrestre con la Slovenia. Gli altri 917 sono giunti attraverso gli sbarchi sulle coste siciliane. A causa della guerra scoppiata a febbraio in Ucraina sono stati 3500 i cittadini fuggiti da quel Paese nella Marca. Tra questi 69 sono stati accolti nei centri di accoglienza della Prefettura. Sono stati avviate sei nuove gare per altrettanti nuovi centri ma per ora nulla si muove su questo versante.

L'ufficio immigrazione (foto del 29 dicembre 2022)

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