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Sbarca anche a Treviso il tour promozionale del libro di Gino Cecchettin

Il volume "Cara Giulia", scritto insieme a Marco Franzoso, sarà presentato lunedì 18 marzo alle ore 18 presso l'Auditorium San Pio X del capoluogo

«Cara Giulia, tu avresti voluto una società fatta di persone che reagiscono positivamente alle difficoltà, che non si lasciano mai sopraffare dalla negatività e dalla violenza. Questo significa restare umani». E' un brano tratto da "Cara Giulia, quello che ho imparato da mia figlia", il libro di Gino Cecchettin, il papà di Giulia vittima di un orrendo femminicidio che sarà presentato a Treviso lunedì prossimo 18 marzo, alle ore 18 presso l' Auditorium San Pio X.  Il volume, scritto insieme allo scrittore Marco Franzoso, vuole essere un appello potente alle famiglie, alle scuole e alle istituzioni attraverso le parole di un padre che ha scelto di non restare in silenzio di fronte al tragico destino di una figlia.

Giulia è la figlia ideale. Studia, disegna, sogna di vivere in una brughiera, colleziona scatole e regala sorrisi dolcissimi. Poi una sera scompare, inghiottita da una morte assurda: un femminicidio. Travolto dal dolore più atroce che un padre possa sopportare, Gino Cecchettin sceglie di non stare in silenzio, si interroga sugli esiti più efferati di una cultura patriarcale che ancora ci riguarda e trova le parole per ricordare chi era Giulia e cosa ha imparato da lei.
In questa lunga lettera scritta insieme a Marco Franzoso, Gino ripercorre la sua storia di padre, i giorni della gioia e quelli del dolore. Commuove e invita a “costruire un’alleanza tra i sessi, anziché consolidare la prevaricazione di uno sull’altro”. Ci esorta ad ascoltare le giovani e i giovani del nostro Paese e
ad aiutarli a contrastare ogni forma di violenza di genere, insieme.

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