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Martedì, 30 Aprile 2024
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Salvini a Treviso rilancia sul quarto lotto e assicura: «Lunedì festeggeremo»

Alcuni cittadini, rappresentanti dei comitati, hanno incontrato il ministro delle Infrastrutture ed il sindaco di Treviso a margine dell'incontro a palazzo Rinaldi a cui era assente il presidente Luca Zaia, alle prese con l'influenza. Presenti tutti i big del partito, compreso il "padre nobile", Giampaolo Gobbo

Avrebbe dovuto svolgersi in piazza dei Signori ma la pioggia battente di queste ore ha costretto gli organizzatori a spostare l'evento pre-elettorale di oggi, 11 maggio, a palazzo Rinaldi, nella sala Verde, gremita da almeno un centinaio tra candidati ed esponenti della Lega trevigiana e regionale (presenti Alberto Stefani e Dimitri Coin) che hanno accolto la visita di Matteo Salvini. Erano presenti tutti i big, meno Luca Zaia, fermato dall'influenza, mentre non è mancato all'appuntamento il padre nobile della Liga, Giampaolo Gobbo che ha rivendicato ancora una volta come Conte sia stata una sua scommessa. Certamente vinta.

Il segretario del Carroccio e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, ha portato in dote all'attuale sindaco di Treviso, ulteriori certezze sul destino del quarto lotto della tangenziale di Treviso, già peraltro annunciato alcuni mesi fa. «E' stata richiesta la progettazione, ci sono i soldi di Anas per fare la progettazione» ha detto Salvini «nel contratto di programma ci sono anche i 77 milioni necessari quindi vengo portando qualcosa che i trevigiani di aspettavano da tempo e spero che voti tanta gente». Al termine dell'evento elettorale alcuni cittadini, tra cui esponenti del comitato contrario al quarto lotto, si sono avvicinati allo stesso segretario federale e a Conte per rimarcare la loro opposizione all'opera.

Il pubblico in sala

L'obiettivo del centrodestra in questa tornata di comunali è quello di avvicinarsi alle percentuali del plebiscito con cui Luca Zaia è stato riconfermato presidente della Regione nel 2020, con numeri oltre il 70%. Durante il suo intervento Mario Conte ha tracciato un bilancio del primo mandato e si è tolto più di qualche sassolino dalle scarpe, anche nei confronti dell'opposizione e degli oppositori (stoccate al consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni, che porterà in tribunale il sindaco per la bonifica della discarica di via Orsenigo che ha portato allo spostamento di una colonia di fagiani). «Sono quintuplicate le richieste di famiglie in difficoltà ma nessuno è rimasto indietro» ha specificato con orgoglio il sindaco. E poi, tra i temi trattati, il supporto a giovani, anziani, università, allo sport e alla cultura, il rispetto per l'ambiente (alberi, piano caldaie, fognature, riforestazione urbana) la viabilità (in programma c'è, tra i progetti citati, la realizzazione del sottopasso di via Cacciatori).

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