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Attualità Vittorio Veneto / Viale della Vittoria

Vittorio Veneto si prepara al Centenario della Grande Guerra: la città si veste di Tricolori

La città si organizza per il calendario dei raduni che, durante l’intero 2018, scandiranno il secolo dal ritorno all’agognata pace dopo un’avventura, tragica e sanguinosa durata 4 anni

VITTORIO VENETO Ai tanti vittoriesi che lunedì mattina passeggiavano tra le bancarelle del mercato settimanale, non sarà sfuggito, alzando lo sguardo, il fiorire di bandiere tricolori, spuntate una dopo l’altra, tra le fronde degli alberi di Viale della Vittoria. La città si prepara per il calendario dei raduni - ormai imminenti - che, durante l’intero 2018, scandiranno - assieme a tante altre iniziative - il secolo dalla fine della Grande Guerra e il ritorno all’agognata pace dopo un’avventura, tragica e sanguinosa, durata quattro anni.

I lavori di imbandieramento della città, che martedì sono proseguiti in Via Celante, interesseranno naturalmente anche altri assi viari e continueranno nei prossimi giorni in vista dei primi due raduni d’arma che vedranno protagonisti Fanti e Alpini. L’adunata nazionale della Fanteria si terrà infatti a Vittorio Veneto il 26 e 27 maggio, quella triveneta delle Penne Nere è, invece, in programma per il 16 e 17 giugno. In città sono attese decine di migliaia di radunisti e Vittorio Venero vuole presentarsi a questi appuntamenti mostrando il suo volto migliore e più accogliente.

“Il tricolore - spiega il sindaco Roberto Tonon - non è soltanto il simbolo dell’unità del Paese ma anche dei valori che rendono l’Italia ciò che è. È l’emblema al quale tutti guardiamo con speranza e nel quale tutti ci identifichiamo. Per questo è così importante che la città si ammanti dei suoi colori in vista del Centenario: la bandiera testimonia la storia di un popolo, accende emozioni e ci ricorda quale deve essere il nostro impegno sulla strada che porta al futuro”. Il primo cittadino di Vittorio Veneto esprime inoltre “un sincero e sentito ringraziamento nei confronti delle realtà economiche come la Confederazione Nazionale dell’Artigiano e della Piccola e Media Impresa, che ha affrontato buona parte dei costi di produzione delle bandiere, e come la Fadelli Impianti che invece ha sostenuto la totalità di quelli relativi alla posa in opera delle centinaia di Tricolori che accoglieranno i tanti ospiti attesi in città nei prossimi mesi”.

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