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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Parco dello Storga visitato da 270 classi e 5mila studenti nell'anno scolastico 2022/23

Ecco le proposte didattiche per una cultura naturalistica, per la conoscenza della flora e fauna locale nel "bosco cittadino" de La Storga, le visite delle scuole e le attività con bambini, ragazzi e famiglie

Il Polo Naturalistico Parco de La Storga nato due anni fa dopo la concessione di una sede all'interno del Parco da parte della Provincia di Treviso a Cooperativa Comunica, ha visto nascere una serie di iniziative dedicate a far conoscere la natura del nostro territorio e a sensibilizzare bambini, ragazzi e famiglie sui temi ambientali-naturalistici, gestite da esperti del settore che compongono un ormai collaudato staff di professionisti capace di attività a 360° che vanno dai Centri Estivi al parco, alle Notti al Parco per bambini e ragazzi (la prossima il 27gennaio con l'osservazione delle stelle in collaborazione con gli Astrofili di Ponte di Piave), alle domeniche naturalistiche con laboratori e avventure riservate alle famiglie, alle visite delle Scuole al La Storga che registrano un grande successo.

Per le Scuole la Coop Comunica ha preparato numerose opportunità, personalizzate a seconda del grado (si va dalla Scuola dell'Infanzia, alla Primaria, Secondaria di 1° e 2° grado, con anche realizzazione con quest'ultime di percorsi di PCTO alternanza scuola/lavoro) e già lo scorso anno scolastico all'esordio è stato un grande successo con circa 270 classi da tutta la Provincia che hanno partecipato alle mattinate alla Storga per un totale di 5.379 studenti. Anche l'anno corrente è partito molto bene con oltre 1500 presenze e un'ottantina di classi nel periodo novembre-dicembre '23, e con l'arrivo della stagione primaverile più consona all'attività proposta le richieste si moltiplicano. E' possibile ancora per gli istituti scolastici prenotarsi contattando natura@lastorga.eu o al 3911242439.

Il primo obiettivo è quello d’imparare insieme l’ascolto della Natura, ma… un passo più in là, dall’ascolto si può arrivare ad un abbozzo di lettura del paesaggio, un’implementazione della capacità di discernere, di scomporre gli elementi del paesaggio naturale in piante, animali ed altri elementi, promuovendo l’espressività dei bambini e dei ragazzi in un’ottica di attività senza aspettative programmate, quindi, che favoriscano la naturalezza dell’agire, la libertà di movimento, di pensiero e di reazione.

Un'esperienza nel parco dello Storga

Ampio spazio quindi viene riservato all’immaginazione, che qui si trova a “giocare in casa”: storie da inventare e antiche leggende legate agli alberi, a creature misteriose ed affascinanti che abitano in luoghi in cui la Terra sembra proseguire nel cielo, raccontate sedendo in cerchio presso l’acqua di risorgiva o vicino ad una quercia, per stimolare la fantasia dei bambini cercando di favorire la loro spinta creativa.

Il minimo comune denominatore rimane la condivisione gioiosa e comune di esperienze che i vari laboratori puntano a suscitare. Imparare a riconoscere un albero, un’impronta, un uccello, è imparare a conoscersi ed a riconoscersi come parte di un ambiente vasto e meraviglioso; imparare a conoscere un albero è crescere.

«I bambini di quest'epoca - afferma Rudi Piz, Responsabile dello Staff La Storga - hanno sempre meno opportunità di vivere nella natura, la fortuna di avere un parco come La Storga alle porte della città ci ha permesso di far conoscere ai ragazzi delle scuole e a chi frequenta le nostre attività estive o nei weekend, aspetti che oggi non sono più scontati. Giocare con un pezzo di legno, aiutare un animaletto in difficoltà, sentire i rumori e i profumi del bosco, guardare le stelle, conoscere le piante del nostro territorio e gli insetti che lo popolano, i bambini si immergono con entusiasmo in questo mondo per loro nuovo e contemporaneamente imparano la cultura del territorio e le buone pratiche ambientali, per noi è un grande orgoglio».

Tra le varie proposte presentate alle scuole di attività da realizzare nelle "gite" mattutine al Parco Storga con lo staff naturalistico della Cooperativa Comunica, ecco alcuni esempi.

-Il laboratorio "Risky Play", il nascondino più grande del mondo. Smarrirsi in un ambiente non noto per sviluppare il senso dell’orientamento e della gestione del rischio. E soprattutto per assaporare il brivido di essersi “persi nel bosco”.

-Passeggiata naturalistica alla scoperta di colori, suoni e profumi del Parco della Storga, muniti di quaderno per eventuali appunti o impressioni da raccogliere cammin facendo. Al termine, visita alla mostra fotografica sul mondo sotterraneo allestita presso la sede del Gruppo Grotte Treviso, in collaborazione con l'associazione geografica La Venta.

-Giochi di legno: non si tratta solo di “Giochi di una volta” ma anche di immaginare e realizzare in maniera fantasiosa e spontanea un gioco creandolo con i materiali naturali che il bosco de La Storga offre. E' entusiasmante ed educativo passare il tempo usando con fantasia ciò che spontaneamente si trova nel bosco che magicamente si anima e diventa un gioco. Ogni bambino realizzerà un proprio gioco con le sue mani.

-Insetti senza frontiere: passeggiata alla scoperta del "molto piccolo" con l’utilizzo di una lente di ingrandimento per bambino e l’utilizzo di un tablet collegato a smartphone per proiettare (e, in caso, salvare) le immagini più interessanti: cortecce, licheni, insetti, muschi, fiori, ecc. scrutati da molto vicino dai ragazzi in passeggiata.

Ecosfera, il mondo in un vaso: perchè il nostro pianeta è un mondo? è possibile ricrearne uno con le stesse regole ma molto molto più piccolo? Un minimondo da portare a casa per seguire e indagare il suo sviluppo, una scoperta e un passatempo istruttivo e "magico" per bambini e ragazzi.

E per i più grandi (Medie e Superiori) l'orienteering naturalistico. Esperienza alla scoperta dei luoghi interessanti del parco con l’ausilio dei telefoni cellulari e delle applicazioni di geolocalizzazione per raggiungere il punto esatto in cui superare delle prove a tema naturalistico, in un gioco a squadre che in autonomia porterà gruppi di 5-6 ragazzi a percorrere le dieci tappe che porteranno all’arrivo.

Ma non solo "la classe va alla Storga", c'è anche la possibilità con "La Storga va in classe" di continuare il percorso a tema naturalistico invitando a scuola gli esperti della Cooperativa Comunica per laboratori e incontri sui temi della natura e della conoscenza di flora e fauna del territorio.

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