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Martedì, 30 Aprile 2024
Sicurezza

Caldaia: quando va controllata, fumi e pulizia, le sanzioni a Treviso

Cosa fare per avere l'impianto in ordine

Ogni quanto tempo va effettuata la manutenzione della caldaia? La domanda non è affatto banale dal momento che la legge che contiene le disposizioni sul controllo degli impianti termici non è proprio di facile lettura e molti utenti sono comprensibilmente disorientati. 

Manutenzione della caldaia

La manutenzione della caldaia è un obbligo legale in Italia e la sua frequenza varia in base alla potenza dell’impianto e al tipo di combustibile utilizzato.
Spetta alla ditta che ha effettuato l’impianto indicare con quale periodicità dovremo effettuare la manutenzione (di solito si tratta di una informazione indicata nel libretto d'istruzioni che ci viene fornito al momento dell'installazione della caldaia).

Nel caso in cui nel libretto non siano indicati i tempi di manutenzione, dovremo attenerci invece a quanto indicato "nelle istruzioni tecniche relative allo specifico modello elaborate dal fabbricante". 

Controllo dei Fumi: Questo controllo deve essere eseguito ogni due o quattro anni, variando in base alle caratteristiche specifiche della caldaia e alle normative locali.

Differenza tra Manutenzione e Controllo Fumi: Generalmente la manutenzione ordinaria si svolge ogni anno e include operazioni di pulizia e verifica tecnica, mentre il controllo dei fumi è un test specifico per le emissioni inquinanti.

Quando va fatta la manutenzione della caldaia?
Per le caldaie con potenza nominale termica superiore a 35 kW installate nei condomini con sistema centralizzato ed alimentate con qualsiasi tipo di combustibile, la manutenzione, la revisione obbligatoria ed il controllo dei fumi sono obbligatori ogni anno.
Per le caldaie domestiche, sotto ai 100kW, l’obbligo di manutenzione è quasi sempre annuale.
Per le caldaie alimentate con combustibile liquido o solido, come gasolio, pellet, legna, ecc, il controllo di efficienza dovrebbe essere effettuato ogni 2 anni.
Per quelle che sono alimentate a gas come, ad esempio, il metano o il GPL, ogni 4 anni.

Sanzioni

Il responsabile che conduce un impianto termico senza la corretta manutenzione deve pagare una sanzione da 500 a 3000 euro.

I manutentori e gli installatori che, nello svolgere la propria attività, non rispettano la normativa vigente devono pagare una sanzione da 1000 a 6000 euro

Ricordiamo che il libretto di impianto è un documento obbligatorio che accompagna l’impianto di climatizzazione e sul quale vanno registrati tutti gli interventi effettuati, dalla prima accensione, alla manutenzione ordinaria e straordinaria.

La conservazione del libretto spetta al responsabile dell’impianto che dovrà esibirlo in caso di controlli del Comune insieme alle fatture ricevute.

Le verifiche ispettive sono previste dalla legge, vengono effettuate dal Comune e sono rivolte:

  • agli impianti per i quali non è pervenuto alcun rapporto di controllo tecnico;

  • agli impianti termici nella cui dichiarazione si evidenziano situazioni di criticità;

  • a campione, tra gli impianti termici in regola, per la veridicità dei dati riportati.

  • L'ispezione viene sempre preceduta da un avviso scritto inviato con raccomandata. L'avviso contiene gli estremi dell'incaricato e la data programmata. In mancanza di una data fissata d'ufficio, l'incaricato prenderà, quanto prima, un contatto per definire l'appuntamento.

Manutenzione caldaia, a chi spetta eseguirla e chi paga

Della manutenzione della caldaia deve occuparsene colui che abita l’appartamento servito dall’impianto, sia esso proprietario o affittuario.

Quanto costa il controllo della caldaia

Il costo per la manutenzione di una caldaia dipende dalla zona e varia da 80 € fino a 120-150€, per la verifica delle emissioni con il rilascio del bollino verde. 

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