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Cronaca San Giuseppe

Aeroporto Canova: 2mila posti di lavoro e affari da 200 milioni

Uno studio conferma come dia lavoro a 2mila persone, di cui 400 dirette, e come sia importante per la Marca. Ma per ora niente ampliamento

TREVISO - Una tavola rotonda per ricordare l'importanza dell'aeroporto Canova di Treviso e la sua portata socio-economica nella Marca. Questo quanto andato in scena mercoledì tra il sindaco di treviso Giovanni Manildo ed Enrico Marchi presidente di Save. Un incontro di fondamentale importanza per il futuro dello scalo trevigiano, al centro di un progetto di ampliamento che trova sia molti sostenitori che detrattori.

Nella riunione  però i risultati portati a conoscenza dell'amministrazione comunale sono più che ottimi: secondo una ricerca di Confcommercio infatti, il Canova frutterebbe un giro di introiti generali pari a 200 milioni di euro, dando poi lavoro a più di 2mila persone, di cui ben 400 diretti. Inoltre, i dati riportano che nel 2013 lo scalo ha avuto un flusso di traffico per quasi 2,2 milioni di passeggeri, di cui il 57% transita per motivi turistici, mentre il 13% è dato da lavoratori "pendolari" e il 30% da viaggi di piacere per motivi familiari o sanitari (soprattutto con voli low-cost dal Sud Italia).

Sempre dalla ricerca si può ricavare come il 17% dei passeggeri userebbe il treno nel caso scomparisse l'aeroporto trevigiano, mentre il 9% userebbe l'auto e addirittura il 28% rinuncerebbe al viaggio. Per finire, il 46% fruirebbe di voli di "bandiera" con però aggravio nel costo complessivo per il cliente. Una situazione quindi molto favorevole per il Canova, di importanza cruciale per il capoluogo della Marca e per questo in molti auspicano un voto favorevole per il piano di ampliamento dei voli dello scalo.

Sia Manildo che Marchi però ben sanno che un ampliamento fine a sè stesso non avrebbe senso, essendo necessario un piano di sviluppo commerciale di tutta la zona limitrofa a San Giuseppe e Quinto di Treviso, soprattutto con un programma di sostenibilità ambientale e sotto il profilo della qualità di vita dei residenti. Lo sa bene soprattutto il presidente di Save, che deve fare ormai da mesi i conti con i buchi nella gestione dell'Aer Tre che gestisce lo scalo: per Marchi infatti la Save avrebbe già fatto tutto quanto in suo potere ed ora quindi le responsabilità ricadrebbero solo sul Comune di Treviso e Leonardo Muraro in rappresentanza della Provincia.

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