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Cronaca Vazzola

Tragedia di Mestre, impossibile stabilire se l'autista abbia avuto un infarto

Venerdì 22 dicembre l'esito degli accertamenti supplementari sul cuore di Alberto Rizzotto alla guida del bus precipitato dal cavalcavia della stazione causando la morte di 21 persone. Unica certezza: la morte per schiacciamento

Non sono emerse novità rilevanti dagli accertamenti sul cuore dell'autista Alberto Rizzotto, che il 3 ottobre era alla guida del bus che cadde dal cavalcavia di Mestre causando la morte di 21 persone e il ferimento di altre 15. Sono discordanti, secondo i quotidiani locali, i pareri dei consulenti sull'analisi di una coronaria parzialmente ostruita, accertata durante l'autopsia sul corpo. Non c'è la certezza, dunque, sull'ipotesi che Rizzotto sia stato colpito da un infarto, e se questo posta essere avvenuto prima del disastro.

L'unico elemento certo è che l'uomo sia deceduto per lo schiacciamento in seguito all'incidente. Ora si attende la relazione finale, entro il 10 gennaio, della cardiologa Cristina Basso, dell'università di Padova, nominata dalla procura lagunare. Nel frattempo proseguono le altre perizie: nei giorni scorsi si è svolto un nuovo sopralluogo sul cavalcavia della Vempa, dove gli inquirenti avrebbero prelevato un tratto di guardrail e un campione dei montanti e dei bulloni. L'obiettivo è verificare se le condizioni della protezione siano state determinanti nella tragedia. Infine, sono in corso le analisi sullo sterzo del bus per capire se possa essersi verificato un malfunzionamento o un cedimento.

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