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Cronaca Nervesa della Battaglia

Ca' della Robinia, chiesti 13 anni per corruzione e bancarotta

Le richieste di condanna del pubblico ministero Gabriella Cama al termine della sua requisitoria nel processo per lo scandalo della "finta" cooperativa sociale che sarebbe sfociata nell'erogazione di circa 3 milioni e mezzo di euro in finanziamenti regionali

Quattro anni per Mario Modolo, veneziano, (allora dirigente dei servizi sociali, difeso dall’avvocato Cristiana Cagnin) accusato di corruzione, quattro anni e sei mesi per Giancarlo Baldissin (difeso dall’avvocato Massimo Benozzati), ex proprietario della discoteca "Disco Palace" di Nervesa della Battaglia a processo per corruzione e bancarotta, 4 anni e sei mesi per bancarotta nei confronti di Pierino Rebellato, ex consigliere della cooperativa, prescrizione per il consulente finanziario Egidio Costa e non luogo a procedere per avvenuta morte dell'imputato per Remo Sernagiotto, ex assessore al sociale per Forza Italia (difeso dall'avvocato Fabio Crea). Sono queste le richieste di condanna pronunciate oggi 27 giugno dal pubblico ministero Gabriella Cama al termine della sua requisitoria nel processo per lo scandalo di Ca' della Robinia, la "finta" cooperativa sociale che sarebbe sfociata nell'erogazione di circa 3 milioni e mezzo di euro in finanziamenti regionali. La società, che avrebbe dovuto occuparsi di una fattoria sociale e invece venne trasformata in una birreria, sarebbe poi finita in fallimento.

Secondo l'accusa l'unica ragione per costruire il meccanismo che passava attraverso la costituzione di una cooperativa sociale sarebbe stato quello di "salvare" l'amico Baldissin, facendogli vendere, nel 2012, l'immobile a un prezzo molto più alto di quello di mercato. Dichiarata invece prescritto il reato di truffa aggravata, che riguardava, insieme alla corruzione, Modolo, Baldissin e Sernagiotto. Per il pm Cama Ca' della Robinia non era inoltre una struttura che potesse essere accreditata per le attività di fattoria sociale.

Dal procedimento sono usciti - grazie ad un patteggiamento - la presidente della cooperativa Bruna Milanese (per lei è stata applicata una pena di 2 anni e 4 mesi) e i figli Stefano e Selene Bailo (1 anno e 8 mesi e 2 anni) e l'ex consigliere Roberto Ferro (1 anno e 6 mesi).

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