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Cronaca Castelfranco Veneto

Preso a pugni per una mancata precedenza, dopo un mese si è risvegliato dal coma

Kushtrim Hajzaraj, 39enne di Loreggia, era stato aggredito nel pomeriggio del 19 giugno scorso, poco distante dalla Baita al Lago di Castelfranco Veneto dal campione di arti marziali Luka Musobelliu, 23enne di San Martino di Lupari

Ad un mese di distanza dall'aggressione subita e dal ricovero si è finalmente risvegliato dal coma farmacologico a cui era stato sottoposto dai medici. Ha riaperto gli occhi in ospedale a Camposampiero, riconosciuto e parlato con la compagna Kushtrim Hajzaraj, il 39enne di origini kosovare, residente a Loreggia, protagonista lo scorso 19 giugno di uno scontro violentissimo, scoppiato per una mancata precedenza, nel parcheggio all'esterno della Baita al Lago di Castelfranco Veneto. L'uomo era stato colpito da un violentissimo pugno al volto da Luka Musobelliu, 23enne di San Martino di Lupari, campione di arti marziali che si allena nella palestra che si trova nell'area della Baita (quel giorno stava appunto andando ad allenarsi). Il 39enne, crollato a terra dal fendente, aveva sbattuto violentemente il capo, perdendo subito conoscenza sotto lo sguardo attonito della fidanzata, con cui aveva appena trascorso un pomeriggio di relax proprio al lago: medico e infermieri del Suem 118, intervenuti d'urgenza sul luogo dell'aggressione, hanno subito deciso per il trasferimento del ferito in elicottero, all'ospedale Ca' Foncello di Treviso dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per far riassorbire l'ematoma cerebrale. I carabinieri di Castelfranco Veneto hanno rintracciato alcune ore dopo il 23enne, subito fuggito dopo l'aggressione. Ai militari Luka Musobelliu ha riferito di aver colpito Kushtrim Hajzaraj per difendersi da un tentativo di strangolamento. Il risveglio del 39enne consentirà agli investigatori di poter acquisire anche la sua versione dei fatti. Nei giorni successivi all'episodio il pugile, denunciato alla Procura di Treviso per lesioni gravi, era stato colpito da pesanti minacce da alcuni componenti del clan del kosovaro che hanno annunciato di fargliela pagare.

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