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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Conegliano

Il divorzio, le denunce, la paura per l'assegno da versare: ecco perchè Lorenzon avrebbe pianificato l'omicidio

Il 79enne, che in carcere continua a minacciare il suicidio dicendosi innocente, temeva di dover pagare di più all'ex moglie Margherita Cescin rispetto ai 10 mila euro che gli erano stati imposti dal giudice della separazione

Un assegno di mantenimento, dato quando la separazione tra i due era diventata realtà, che il giudice aveva fissato a 10 mila euro al mese. Ma Enzo Lorenzon, che in carcere continua a minacciare il suicidio dicendosi innocente, ex marito di Margherita Ceschin e ritenuto uno dei mandanti del suo omicidio, accaduto la sera del 23 giugno nell'abitazione dell'anziana in via XXVIII Aprile, temeva che all'esito del divorzio, di cui l'udienza decisiva si sarebbe dovuta tenere proprio in questi giorni, la ex moglie riuscisse a strappare un importo ancora più alto. Sarebbe questo il movente che lo avrebbe spinto a pianificare la morte violenta di Margherita, avvenuta in quello che sarebbe dovuto sembrare un furto finito in tragedia.

Nel 2015 la Ceschin, dopo una relazione che sarebbe stata sempre molto turbolenta, fa avere al marito la carte della separazione, che addebita a Lorenzon colpevole, secondo lei, di avere una relazione con una donna di quasi 50 anni più giovane, Dileysi Guzman Lorenzo (una degli arrestati), formalmente assunta come badante. A quel punto si sarebbe scatenata una vera e propria "guerra dei Roses", fatta di dispetti e ripicche reciproche. E soprattutto di denunce incrociate. La querele, fatte a quanto pare contestandosi vicendevolmente minacce e qualche appropriazione indebita, vengono ritirate tutte a parte una, che Lorenzon avrebbe presentato alla Ceschin nel 2017 e che sarebbe  scaturita in un decreto penale di condanna verso la donna, peraltro non opposto.

In fase di separazione la Ceschin, che rivendica il fatto riguardante la disparità di mezzi economici, chiede all'ex marito una super assegno di mantenimento, addebitandogli peraltro la fine del loro matrimonio. Il giudice decide per un importo più basso ma la donna reitera la sua richiesta anche in fase di divorzio.

Lorenzon, le cui condizioni di salute si aggravano (è costretto a prendere medicinali e calmanti per i dolori alla schiena che si fanno insopportabili) è un ex imprenditore agricolo che beneficia di diverse rendite. Ma recentemente una delle principali fonti di reddito, l'affitto di una villa a Ponte di Piave, si interrompe. All'uomo a questo punto non stanno bene quei 10 mila euro al mese che deve versare ma soprattutto sarebbe stato spaventato del possibile aumento che avrebbe fatto schizzare la cifra che avrebbe dovuto pagare alla ex moglie.

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