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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Conegliano

Omicidio di Conegliano, si cercano le impronte lasciate dal killer

Mentre si fa strada l'ipotesi che ad uccidere la 72enne Margherita Ceschin siano state due persone, le cui sagome sarebbero stata anche immortalata da una videocamera di sicurezza, gli inquirenti hanno messo dei teli protettivi sopra una parte della recinzione della palazzina di via XXVIII Aprile, sul cofano della macchina della vittima e sulla ringhiera del terrazzo da cui i malviventi sarebbero entrati nella casa. Domani sul posto anche i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche

Due persone che scavalcano la recinzione della palazzina di via XXVIII Aprile, salgono sopra il cofano dell'auto della vittima, parcheggiata proprio sotto la terrazza che da sul salotto, e poi si sarebbero arrampicate fino all'appartamento di Margherita Ceschin. Oggi 28 giugno, in attesa dell'arrivo del Ris di Parma sulla scena del tragico delitto avvenuto venerdì scorso, i carabinieri hanno messo dei teli bianchi lungo quello che, si suppone, sia stato il percorso compiuto da chi ha ucciso la 72enne, tramortita con un colpo alla testa e poi soffocata verosimilmente con un cuscino mentre il killer, che le sarebbe stato sopra, le ha sfondato il torace con il suo peso.

Qualcuno potrebbe aver visto l'assassino, o gli assassini, mentre si intrufolavano all'interno del piccolo condominio dove la donna viveva, sola, al primo piano. E forse si tratterebbe delle stesse due persone riprese da una videocamera di sorveglianza non lontano dalla casa della Ceschin, che gironzolavano nella zona con un fare sospetto ma che non sono stati ancora identificati dagli inquirenti. Verrebbe meno la pista che, per scalare il muro, sia stato utilizzato il tubo della grondaia che passa a fianco del terrazzino, trovato leggermente inclinato: quella rottura sarebbe avvenuta prima di venerdì o potrebbe essere stata causata dagli assassini in un primo tentativo di salire i pochi metri che separano il giardino dall'abitazione della 72enne.

Domani sarà il giorno in cui il Reparto Investigazioni Scientifiche dei carabinieri compirà gli accertamenti sul luogo del delitto. L'ipotesi dei balordi, forse tossicodipendenti alla caccia di denaro contante (dalla casa infatti non mancherebbero i gioielli di Margherita, così come non le è stata strappata la catenina di valore che la donna aveva al collo al momento dell'omicidio) e non dei ladri professionisti, lascia sperare che l'appartamento potrebbe contenere ancora le impronte digitali lasciate dagli assassini, così come appunto la ringhiera della palazzina e quella del terrazzo. Ma il Ris cercherà anche materiale biologico che potrebbe essere dei malviventi e, allo stesso tempo, farà rilievi per determinare con cosa Margherita Ceschin sia stata soffocata e l'oggetto contundente con il quale la vittima è stata colpita al capo e verosimilmente tramortita.

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